mercoledì, Ottobre 16, 2024
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Variante al piano regolatore per evitare il proliferare di mono o bilocali, spesso utilizzati come residenze di vacanza. Il consiglio è stato unanime: no a nuovi alloggi sotto i settanta metri quadrati

Messo un freno alle seconde case

Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Manerba, svoltasi nei giorni scorsi, è stata approvata all’unanimità una modifica alle norme tecniche d’attuazione del Piano regolatore generale per contenere lo sviluppo urbanistico di seconde case che è uno degli aspetti che ha caratterizzato l’intera Valtenesi negli ultimi anni. Se per le zone del centro storico la superficie utile per le unità abitative resta invariata a che non possa essere inferiore a 60 metri quadrati; per le zone residenziali di completamento e di nuova espansione mentre fino a ieri per ogni singolo edificio il 30% non poteva avere una superficie utile inferiore a 65 metri quadrati, e per il restante 70% non inferiore a 45 metri quadrati, con la nuova variante gli alloggi di ogni singolo edificio non potranno essere inferiori a 70 metri quadrati, una misura scelta dalla maggioranza per evitare la costruzione di mono e bilocali. Anche la minoranza ha votato a favore della proposta dichiarando per voce dal capogruppo Stefano Mattiotti che: «È lodevole portare avanti un cambiamento significativo nello sviluppo residenziale di Manerba, ma vi sono dubbi sulla metratura che è ancora piccola per un’abitazione di tipo familiare. Proponiamo di raccogliere i dati forniti dal mercato edilizio e portarli in consiglio per vedere che tipologie di metrature vengano richieste». Proposta definita interessante da parte della maggioranza nella figura del presidente del consiglio Isidoro Bertini il provvedimento va assunto subito per non lasciare le cose come sono, nel frattempo portiamo avanti un’indagine che possa interessare un provvedimento più concreto. Ulteriori novità si sono riscontrate con il passaggio della proposta (con 10 voti a favore, la maggioranza, e i 5 voti della minoranza contrari) d’adeguamento di statuto della Menerba Servizi Turistici che da società mista, per il 95% comunale ed il 5% proprietà della Pro Loco diverrà a capitale interamente comunale. Avrà un consiglio d’amministrazione composto da cinque a sette elementi scelti dal sindaco, che rimarranno in carica tre anni. L’obbiezione sollevata dalla minoranza riguarda il fatto che la Manerba Servizi oltre che a vedere ampliato il campo di gestione, generando il caos con l’accavallarsi di competenze con altre istituzioni quali l’Unione dei Comuni e la Pro Loco che si occupano anch’essi di servizi turistici, risulterebbe controllata solo dalla maggioranza consiliare. La proposta dei consiglieri di minoranza è stata quella di avere un loro rappresentante nel Consiglio d’amministrazione della società, ed il sindaco Speziani, a cui spetta la decisione, valuterà se e quanti esponenti di minoranza inserire.

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