giovedì, Aprile 18, 2024
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All’alba sul lungolago delle Palafitte e al pomeriggio nella pieve di Cisano

Alla sagra dei osei cinguettii e campane nella doppia sfida

Novità alla Sagra dei osei: quest’anno si sdoppia, e grazie alla collaborazione del Comune di Bardolino e al patrocinio della Provincia, alla tradizionale data di settembre si aggiunge la giornata di domenica 6 aprile. L’appuntamento è per le 6 del mattino sulle rive del Garda, dal lido di Cisano al lungolago Palafitte. La manifestazione continua nel pomeriggio ma in veste artistica, con la gara sulle sei campane in La naturale da 350 kg della locale pieve. Gli squilli partiranno alle 15 mentre le premiazioni, offerte dal Comune, si terranno alle 18. Fulcro della giornata è la gara di canto alle 6.30. L’orario è imposto dal bioritmo dei concorrenti, che danno il meglio di sé proprio allo spuntare del sole. E anche per ottenere il risultato migliore, il comitato sagra ha deciso di tentare la via dello sdoppiamento di date: «È una scelta impegnativa», spiega il presidente Alberto Salvetti, «ma che segue la consuetudine delle maggiori fiere ornitologiche italiane». Per cui merli, tordi, sasselli, allodole, fringuelli, tordine, fanelli, cardellini e usignoli intesseranno nell’aria le loro armonie d’amore. «Contiamo su una cospicua partecipazione di espositori anche da fuori regione», spiega Salvetti, «considerando che la competizione è inserita nei campionati veneto e lombardo». Poi la sfida passerà alle campane: 15 formazioni si alterneranno alla manovra del concerto di Cisano per eseguire lo stesso pezzo; la giuria assegnerà il trofeo alla formazione che meglio avrà interpretato la sonata. Per tutti, sul sagrato, un momento di festa offerto dal comitato sagra, per ravvivare anche tra i numerosi passanti l’interesse per l’arte campanaria. Molte sono le strade battute dalle campane per essere conosciute: la manifestazione odierna è solo un aspetto, e forse solo il più spettacolare. L’azione continua del singolo appassionato è la vera energia propulsiva di questa singolare tradizione, che nonostante mille avversità riesce a sopravvivere. Le formazioni campanarie proseguono la loro opera, che l’anno scorso ha ottenuto il ripristino del suono manuale nella parrocchiale di Marniga di Brenzone dopo trent’anni di elettrificazione.

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