Era divenuto un po’ il «muro della vergogna» di Desenzano, un pugno nell’occhio urbanistico in mezzo a tanto scintillìo di luci e vetrine del centro storico, l’ultimo ricordo, anche se con tante rughe addosso, di una Desenzano che non esiste più, se non nei ricordi di quanti hanno ormai i capelli grigi. Il «Barchetta», il famoso albergo situato nel cuore di piazza Matteotti, sul lungolago, diverrà un moderno centro direzionale e commerciale con appartamenti di gran lusso. Cifre a sei zeri (e stiamo parlando di euro) per accarezzare il sogno proibito di avere un attico dal quale si potrà dominare l’intero panorama della piazza e del lungolago, con i suoi battelli agli ormeggi. Dopo quasi vent’anni di forzata chiusura, a causa di un contenzioso tra i proprietari, il «Barchetta» che con il vicino «Mayer» è stato il simbolo dell’ospitalità della cittadina gardesana, dice così definitivamente addio ai turisti che, anche dopo tanti anni di chiusura, avevano sperato di rivederlo aperto. L’altra sera il piano di recupero è stato approvato definitivamente in aula dal Consiglio comunale di Desenzano, con l’astensione delle minoranze e il voto contrario della Lega nord. Il progetto prevede il recupero di circa 8.900 metri quadrati, dei quali 3.350 con destinazione commerciale e direzionale al piano terra e ai piani superiori, e i restanti 5.200 con destinazione residenziale. Il progetto, dopo l’avvenuta alienazione, è stato presentato il 6 novembre scorso dalla società «Nuova Barchetta» con sede a Calcinato. «La società ha accettato di sottoporre questo intervento a piano di recupero – ha detto l’assessore Orlando Farinelli – dimostrando così di aver aderito alla compatecipazione della pubblica amministrazione per iniziative di questo genere». L’amministrazione desenzanese, da parte sua, ha attentamente valutato la proposta e, trovandola coerente con gli indirizzi programmatici che prevedono di mantenere, comunque, a livelli elevati la capacità ricettiva della cittadina, ha dato il suo benestare. Secondo Farinelli «l’aver mantenuto la destinazione alberghiera del Barchetta avrebbe provocato forse un aumento insostenibile del carico urbanistico con l’inevitabile riduzione di quella “tranquillità” necessaria a simili iniziative ricettive». Da parte loro, invece, i proprietari hanno raggiunto un importante accordo con il Comune. Sarà a loro carico, infatti, la spesa per realizzare la pavimentazione in porfido dell’anello formato da via Bagatta, via Carducci e via Sant’Angela Merici. Il progetto è stato anche accolto favorevolmente dagli esperti ambientalisti, tenuto conto che non viene modificato il prospetto e il relativo portico terrazzato, uno dei più pregevoli e gradevoli dell’intera riviera del Garda, che ha connotato per decenni il tratto urbano della piazza Matteotti e del centro storico di Desenzano. L’intervento vedrà sorgere una galleria con corridoi pedonali che attraverseranno due corti interne, così come realizzato in altri interventi di recupero nel centro.
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Approvato il piano di recupero per trasformare il mitico hotel. In gioco 8900 mq. con una galleria commerciale
Alloggi e negozi al Barchetta
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