mercoledì, Maggio 1, 2024
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Operazione di pulizia degli Amici del golfo. Obbiettivo: eliminare le tante scritte con lo spray che costellano i muri delle case del centro storico. E’ atteso anche il sindaco

Armati di pennello cancellano i graffiti

Stamattina un gruppo di salodiani del gruppo «Amici del golfo» ha festeggiato il 1 maggio lavorando con un nobile obiettivo: cancellare le scritte che imbrattano vicoli, case e palazzi. Armati di colori e pennelli, si divideranno in diversi manipoli, raschiando slogan, croci uncinate, graffiti vari, ridipingendo il tutto. Un’operazione di pulizia su base del tutto volontaria, che sarà sicuramente apprezzata dalla gente. «Ci troviamo a un quarto alle nove sotto i portici del municipio – spiega Aurelio Nastuzzo, il presidente degli Amici del golfo -. Ognuno deve portare un pennello e, ovviamente, una tuta o comunque un abbigliamento adeguato per non imbrattarsi. Forse parteciperanno anche il sindaco Giampiero Cipani e l’assessore ai Lavori pubblici, Bernardo Berardinelli. Abbiamo già stilato un elenco di luoghi dove intervenire: il piazzale della Canottieri (il muro retrostante l’ospedale), via Teatro vecchio, vicolo Tomacelli, via di Mezzo, la Tresanda S.Orsola, la zona dell’oratorio. Poi valuteremo se allargare il raggio d’azione». Ci sono, ad esempio, le pareti dell’istituto tecnico «Battisti», che meriterebbero di tornare lucenti. Anche se i messaggi d’amore, coi cuori trafitti da tante frecce, ispirano tenerezza. «Abbiamo contattato sei imbianchini: Aurelio Bettoni, Roberto Giacomini, meglio conosciuto come il figlio del Doro, Marino Apollonio, Oliviero Stefani, Michele Cristic e Carmelo Pezzotti. Ci hanno dato una grossa mano, preparandoci le tinte, cioè i toni pastello usati sul lago», prosegue Nastuzzo. E i proprietari delle case? «Sono felicissimi, e di sicuro si uniranno a noi. Molti di loro hanno già provveduto a far pulire le pareti delle abitazioni, ma si sono ritrovati (qualche giorno dopo) con nuove scritte. Inutile spendere quattrini se, di lì a poco, la situazione torna uguale a prima. Creando una sorta di… movimento, noi crediamo di poter contribuire ad accrescere la sensibilità in materia. Completato il lavoro, la sera successiva spaghettata alla Canottieri». Tra artisti (gli imbianchini, maestri delle tinte) e manovali. Nastuzzo è già stato protagonista di una performance negli anni ’80, assieme al Comitato della Calchera, uno dei più vecchi quartieri di Salò: costellarono di margherite la strada principale, trasformandola in un giardino colorato. Allora uno slogan pubblicitario consigliava di dirlo coi fiori. Loro, per richiamare l’attenzione degli amministratori comunali su una serie di questioni irrisolte (il rifacimento della pavimentazione, l’intensificazione del sistema di illuminazione, la regolamentazione del servizio di nettezza urbana, l’introduzione del divieto di sosta, l’apertura del vicolo Gazzere per collegarsi al lungolago, la sostituzioni del portone del Liceo), rallegrarono l’asfalto con centinaia di margherite. Adesso l’azione contro gli slogan e le scritte sui muri. Una pulizia di primavera.

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