mercoledì, Aprile 24, 2024
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Bentornata frittura di lago!

È con vero piacere che diamo il ben tornato a uno dei piatti forse più dimenticati del lago di Garda. Di pesce di lago in genere si parla spesso e molti sono i locali che propongono pesce lacustre cucinato in svariati modi. Pochissimi o nessuno, sul lago, ama offrire uno dei piatti, a nostro avviso, fra i più accattivanti e saporiti della tradizione gardesana. Certo, preparare una frittura fatta esclusivamente con pesce di lago con le varie specie pescate nel più grande lago italiano è cosa assai difficoltosa, soprattutto nella sua preparazione, fatica che però svanisce e si trasforma in una fioritura di sapori appena si inizia ad assaporare il più squisito piatto gardesano.

E a darci questa soddisfazione culinaria e degustativa ci ha pensato uno dei grandi esperti della gastronomia gardesana, Paolo Abate. Il quale, dopo una lunga esperienza nella sua pescheria di Rivoltella del Garda in cui serve pesce freschissimo di lago e di mare, ha da tempo abbinato anche la sua gastronomia. Ma non  è qui che si può degustare la “Frittura di lago”, bensì alcune decine di metri più avanti, o indietro, dipende da dove si arriva, nel largo di via Agello proprio di fronte a Villa Brunati, sede della biblioteca comunale. Qui, Paolo ha aperto un ristornate “Trattoria dall’Abate” in cui il principe è il pesce. Dopo attente prove fatte con il suo staff di esperti, finalmente questa “frittura” è nata, anzi, è tornata in tavola.

Ovviamente abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di poterla assaggiare, oltre che proporne la ricetta in un servizio televisivo proposto anche sul nostro canale video Gardanotizie di YouTube.

Una ricetta che, tutto sommato, una volta preparati gli ingredienti e pulito il pesce da squame e lische, risulta essere anche piuttosto facile da realizzare.

Per l’occasione Paolo ha abbinato nella friggitura, fatta in tempi diversi, delle aole di lago, filetti di trota lacustre, pesce persico e coregone, gamberi d’acqua dolce, il tutto accompagnato da cubetti di polenta bianca del Polesine fritta e innaffiato da un ottimo e fresco Lugana Doc.

Ma non è detto che questi siano gli unici pesci utilizzati, la scelta dipende dal pescato o dalla disponibilità del mercato.

Risultato: un’ottima cena da consigliare a tutti, anche a coloro che di norma, e per via delle frequenti lische presenti nei piatti di pesce gardesani, preferiscono il fritto di mare. Di certo la squisitezza dei “nostri” pesci non ha confronti, i sapori delle carni risultano essere eccezionali anche al di là del metodo di cottura. E poi, se ci pensiamo bene, quando la qualità c’è, qualche piccola lisca non è poi la fine del mondo! Basta recuperarla e deporla nel piatto.

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