Sarà inaugurata il 21 giugno a Brescia la mostra “L’anima e il segno” del pittore Antonio Stagnoli. La rassegna, nata per rendere omaggio agli 80 anni del maestro lombardo, sarà ospitata nel salone Vanvitelliano nel Palazzo della Loggia di Brescia fino al 22 di luglio. Il progetto, patrocinato dalla Regione Lombardia, è sostenuto dalla Comunità montana di Valle Sabbia, dall’Amministrazione Provinciale di Brescia, dai comuni di Brescia e Bagolino, il paese delle prealpi lombarde che ha dato i natali all’artista. La mostra antologica è rappresentativa di tutto il percorso artistico del pittore e dei messaggi più importanti contenuti nelle sue opere. A completamento del progetto è stato approntato anche un film “Fantasmi di voce” diretto da Elisabetta Sgarbi (proiettato in prima visione il giorno dell’inaugurazione della mostra alle ore 19,30 presso il cinema Astra, in via 10 Giornate 10) e che illustra gli aspetti più significativi e duraturi dell’arte di Stagnoli. Il catalogo della rassegna è invece curato da SkiraL’arte. Il maestro di Bagolino occupa un posto di assoluto rilievo nell’ambito della pittura contemporanea non solo bresciana. La sua arte dall’orizzonte montano della valle del Caffaro ha raggiunto le sfaccettature dell’animo umano. In Stagnoli si raccordano e si colgono filoni che lungo i secoli hanno caratterizzato l’arte lombarda e quella nordica. Il richiamo a Durer diventa d’obbligo così come il rimando al Romanino, specialmente quello del ciclo di Santa Maria della Neve in Pisogne, sempre in provincia di Brescia.Alcune rassegne importanti, come quelle a Palazzo Reale a Milano, a Palazzo Martinengo a Brescia, ai Palazzi ducali di Mantova e Sabbioneta, hanno contribuito a diffondere l’arte di Stagnoli al più vasto pubblico. La singolarità della sua produzione artistica basata sulla capacità di far parlare l’essenza del segno e che si interseca con la vicenda umana difficile ma assai significativa , lo pone come tassello originale e significativo non solo del mondo pittorico bresciano ma anche di quello nazionale.I critici che si sono espressi sulle opere di Stagnoli ne hanno colto, come aspetti fondamentali, la quotidianità dell’uomo contemporaneo nella sua fatica di vivere, nei suoi dolori e anche nel suo desiderio di gioia connesso alla vita. In questo senso l’opera dell’artista è un inno alla vita, sostenuto da un segno che incanta e coinvolge.