giovedì, Maggio 2, 2024
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Attimi di paura venerdì, al momento dell’attracco, sul traghetto che collega Limone e Riva. Il sindaco: «Fenomeno eccezionale, ma serve più sicurezza»

C’è nebbia, la nave sugli scogli

Attimi di paura, nel pomeriggio di venerdì sul «Mincio», uno dei traghetti della Navigarda in servizio fra Limone e Riva – in queste settimane di chiusura forzata della «Gardesana occidentale» – per il trasporto di persone e autovetture. La corsa della ore 14, anziché terminare con l’aggancio all’attracco del pontile di Limone è, infatti, finita vicino agli scogli, a un’ottantina di metri di distanza. Il traghetto ha rischiato di arenarsi a causa della visibilità quasi nulla: sulla zona gravava una nebbia fitta quanto assolutamente eccezionale. L’inconveniente non ha causato danni alle cose trasportate e alle persone. La situazione ha, però, causato ritardi nelle ore successive e non sono mancati ulteriori intoppi. Grande imputata, si diceva, la nebbia, che nei giorni centrali della settimana appena conclusa è calata sul Garda in maniera decisamente inusuale, accentuando la sua presenza in maniera più forte proprio nel settore a nord del lago. Un fenomeno strano, anche se non del tutto nuovo: per alcuni giorni, chi voleva vedere il sole doveva salire ad almeno 300 metri di quota. Il traghetto «Mincio», anziché puntare verso l’attracco per procedere regolarmente allo sbarco di autovetture e studenti, ha preso una direzione diversa, in corrispondenza dei chioschi che si trovano sul limitare del parcheggio, che si estende per svariate decine di metri a nord dell’attracco. Ha urtato il pietrame che si trova appena sotto il livello dell’acqua, raschiando il fondale, con conseguenti guai per la chiglia e per l’elica. Per fortuna, si diceva, tutto si è concluso con una dose di comprensibile paura per i viaggiatori a bordo, soprattutto giovani studenti, presenti numerosi su quella corsa. Dopodiché, sbarcate vetture e passeggeri, il traghetto ha ripreso regolarmente la navigazione verso Riva. Sono però seguiti nuovi guai quando, più tardi, la prua è tornata a guardare verso sud, facendo per l’ennesima volta rotta su Limone per una nuova corsa. A bordo si sono accorti che qualche cosa non andava per il verso giusto. È seguita la decisione di rientrare a Riva e sbarcare tutti i passeggeri, invitandoli a salire su un altro mezzo, il traghetto «Brescia», che ha effettuato regolarmente la sua corsa. Tutto è finito bene, quindi, pur con attimi di smarrimento e paura che hanno fatto passare in second’ordine i ritardi accumulati. A Limone, la situazione di scarsa visibilità aveva indotto, nei giorni scorsi, a posizionare una jeep dotata di faro e sirena in prossimità dell’attracco, in modo che il riferimento, specie nella tarda serata (l’ultima corsa arriva alle 22.40) fosse più individuabile per traghetti e catamarani in navigazione sul lago. Infatti, in determinate condizioni, non bastano i segnalatori luminosi, ma necessitano anche quelli acustici. Dalla Direzione di Esercizio della Navigarda, contattata per avere informazioni sulla dinamica dell’impatto avvenuto nel pomeriggio di venerdì, rispondono con un laconico «Non confermo e non smentisco nulla. Il traghetto ha avuto un inconveniente tecnico», senza entrare in ulteriori dettagli, relativi a modalità e cause che hanno provocato l’urto o sulla tipologia dei danni subiti dal traghetto. Battista Martinelli, sindaco di Limone, aggiunge: «Sono cose che non dovrebbero succedere ma c’è da ammettere che una nebbia come quella dei giorni scorsi è un caso eccezionale. Ad ogni modo, contatteremo la Navigarda sia per parlare del servizio di traghetto da approntare nelle prossime settimane che per vedere come garantire massima sicurezza all’attracco». Nel frattempo, residenti e turisti hanno continuato a usufruire dell’insostituibile servizio della compagnia di navigazione: 12 corse di traghetto e 10 di catamarano che ogni giorno collegano Limone a Riva. Il servizio di traghetti, messo a disposizione della Navigarda (ieri sulla tratta a Nord operava anche il traghetto «Adamello»), si rivela infatti indispensabile per coloro che vogliono raggiungere il Trentino dalla nostra provincia, o viceversa. Sono tanti i bresciani – specie di Limone e Tremosine – dagli operai impegnati nelle fabbriche tra Riva e Arco ai numerosissimi studenti che frequentano le scuole rivane, medie e superiori, ad utilizzare traghetti e catamarani in questo periodo di stop obbligato della 45 bis per i lavori della nuova galleria «Epica».

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