La situazione dell'AC Chievo Verona si complica ulteriormente con la richiesta di rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta nei confronti di Luca Campedelli, ex amministratore unico della società ora in fallimento. Le indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Verona e dai Finanzieri del Comando Provinciale hanno rivelato un sistema fraudolento volto a nascondere il dissesto economico del club, permettendo l'iscrizione al campionato nonostante l'assenza dei requisiti necessari. Le accuse comprendono anche la gestione di plusvalenze fittizie attraverso cessioni cartolari di calciatori, con operazioni che avrebbero fruttato oltre 35 milioni di euro senza reali trasferimenti.
In aggiunta, Campedelli è accusato di aver distratto oltre 200.000 euro dalle casse societarie per scopi estranei all'attività d'impresa e di aver sistematicamente omesso il pagamento degli oneri tributari e previdenziali dal 2014 fino al fallimento, accumulando debiti per oltre 34 milioni di euro. Questi sviluppi segnano una nuova fase nelle indagini sul club, noto un tempo come "Chievo dei Miracoli" per le sue storiche imprese sportive.