domenica, Maggio 5, 2024
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Durissimo attacco della Confesercenti al Comune su parcheggi, orari e manifestazioni. Giunchi: «La piazza si è spenta. Siamo tornati indietro di 30 anni»

«Così uccidono il turismo»

Sono «preoccupati, sfiduciati e demoralizzati» i pubblici esercenti di Desenzano nell’imminenza dell’apertura della stagione turistica. A una contrazione di presenze e arrivi, a una recessione economica generalizzata, si aggiunge «un’incomprensibile gestione della città, sotto il profilo turistico, da parte dell’attuale amministrazione comunale». E’ un attacco molto duro quello di Genunzio Giunchi, da tanti anni portavoce della Confesercenti locale, che chiama in causa il sindaco e la Giunta ulivista. Giunchi afferma che «la situazione è davvero pesante» anche perchè, a suo dire, il Comune non sta per niente aiutando la categoria ad affrontare il momento di crisi, anzi. Tre le principali accuse che la Confesercenti rivolge al Comune: aumentano le restrizioni che limitano l’attività dei locali; non si fanno nuovi parcheggi in centro; non si sono organizzati spettacoli di vasto richiamo per la prossima stagione estiva. «Registriamo con forte preoccupazione che l’amministrazione non si esprime con un’idea a sostegno dei pubblici esercizi. Siamo reduci da due incontri pubblici, uno organizzato dal Comune, l’altro da un partito della maggioranza, con oggetto le problematiche che investono il turismo e il commercio. Ci si aspettava di più da questa Giunta – continua Giunchi -: la nostra categoria è demoralizzata perché il futuro di Desenzano è incerto. E’ deludente il progetto degli spettacoli, non ci sono eventi che possano caratterizzare la città più popolosa ed importante del lago di Garda». Ma il maggior timore, quindi, qual è? «C’è un programma povero e non certo di sostegno al commercio. Abbiamo migliaia di lavoratori che vivono della busta paga per mantenere la famiglia, e poi tanti giovani: la crisi del settore rischia di mandare a casa molti di loro; l’amministrazione comunale non può ignorare la situazione». Ma qual è il giudizio sul programma delle manifestazioni estive ? «Si dovrebbe lanciare Desenzano attraverso alcuni appuntamenti di caratura nazionale, per richiamare visitatori e turisti: ma da tre anni non se ne vedono». Capitolo parcheggi: i commercianti sono sempre stati critici, e le loro proposte non hanno avuto successo. «Con questa Giunta avevamo parlato di costruire un parcheggio multipiano alla Maratona. Il problema è stato affrontato decine di volte, sono passati anni, ma il progetto è stato accantonato. E’ inutile dire ora che non ci sono i soldi per realizzarlo: c’erano proposte concrete per farlo senza svuotare le casse comunali». La Confesercenti è critica anche sui vari divieti (orario notturno dei locali, transito lungolago, soste). «Si disse fin dall’inizio: tolleranza zero sulle soste selvagge. Ma sosta selvaggia è risultata un normalissimo divieto di sosta, perché la città è disseminata di divieti. Per questo – dice ancora Giunchi – chiediamo il ritiro della concessione del parcheggio della Maratona alla Fraglia Vela e di individuarne un altro». «Chiediamo poi di ripensare l’ordinanza di chiusura anticipata dei locali perché i problemi di vivibilità non sono determinati dagli esercenti. All’1 e 30 la piazza Malvezzi è già malinconicamente spenta, siamo tornati indietro di 30 anni!». Su questo tema è bene precisare che, nell’ultimo incontro pubblico, il sindaco ha detto che l’anticipo dell’orario di chiusura è stato disposto dalla nuova legge regionale, e che il Comune è obbligato ad applicarla. Ma l’impressione degli esercenti è che il Comune non abbia ben capito la portata del danno economico e d’immagine che ciò ha provocato per l’attività. E che non abbia fatto neanche il minimo tentativo di limitarne gli effetti. Anche per il lungolago la Confesercenti ribadisce che, pur apprezzando il segnale di apertura della Giunta, di modificare l’ordinanza, «la gente non passeggia sul lungolago ma all’interno del centro». Conclude Giunchi: «Vogliamo una città aperta, non chiusa».

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