L’Istituzione biblioteca-museo con la libreria della montagna, i musei e orti botanici rappresentano i punti chiave di Baldofestival. Luoghi deputati nel mettere a fuoco e raccontare la storia delle culture e delle civiltà del territorio, della natura del Monte Baldo. E se l’idea di Baldofestival ha avuto nella biblioteca comunale la sua gestazione, forte della consapevolezza che è dai libri e dalla cultura che essi generano il punto di partenza dell’evento, non v’è dubbio alcuno che a dare spessore e consistenza all’insieme di iniziative che si prolungheranno a tutto settembre, sono le associazioni e istituzioni che hanno accettato e contribuiscono a concretizzare il progetto. Ecco quindi in primo piano, assieme alla Biblioteca comunale, l’Associazione micologica Bresaola, i Collezionisti associati Monte Baldo, nonché il Centro turistico giovanile «Monte Baldo» e «El Vissinel». Ma anche l’Avis caprinese, il corpo bandistico «Città di Caprino», il Gruppo escursioni Monte Baldo, l’Istituto comprensivo statale e Legambiente. Protesi nel tentativo, e quello di quest’anno è appunto l’avvio, di vedere il Baldo in maniera unitaria per il suo sviluppo compatibile, come «distretto rurale a vocazione turistico-culturale». Lo sconfinamento amministrativo con il patrocinio di enti e Comuni anche non veronesi è appunto il tentativo affinché Baldofestival, quest’anno baricentricamente Caprinese, nel futuro sia effettivamente baricentricamente Baldense. Soffermandoci su musei e orto botanico, luoghi di memoria del territorio, risultano aperti al sabato e alla domenica con possibilità di visite guidate, su prenotazione, per aiutare i visitatori a comprendere meglio il loro contenuto. Oltre al museo civico di Palazzo Carlotti, dalle sale decorate con affreschi del 1400 che ospitano fossili, materiali litici, reperti preistorici e storici, oggetti d’arte e di pietà religiosa, Caprino propone anche il museo della pietra a Villa Nichesola e la chiesa romanica di San Martino e dotata di affreschi con l’annesso edificio medioevale con porticato a tre archi sovrastati da loggiato a sei colonne, entrambi in località Platano. A Novezzina invece l’orto botanico, gestito dalla Comunità montana del Baldo in collaborazione con i servizi forestali regionali e il Ctg. L’itinerario dei luoghi di memorie comprende: il museo contadino nella tenuta San Leonardo di Avio, nonché il museo Mulino Zorzi (archeologia industriale) e il museo dei fossili del Brentonico. Rimanendo in quel di Caprino e alla Biblioteca della montagna, allestita a Palazzo Carlotti, c’è aperto oggi e domani dalle 18 alle 22 e sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22, da sottolineare la presenza di editori specializzati con proposti circa 2.000 titoli e la presenza anche dell’editoria di quattro parchi nazionali. L’appuntamento di questa sera, sala civica ore 21, è con i film del festival internazionale della Montagna di Trento. Cinque cortometraggi: Arriverà il sole di Sandro Gastinelli della durata di 20’; Piccoli Buddha-Il Tibet fuori dal Tibet (36’) di Daniele Valentini; La montagna al femminile (52’) di Ingrid Runggaldier e Jochen Mueller; Rock’n Trial (11’) di Manan Kocan e La risque d’avalanche (13’) di Hervé Martin Delpièrre. Domani sera, sempre alla sala civica, video documentari dedicati al Monte Baldo.