Le elevate temperature di questi giorni hanno contribuito non poco a far lievitare sensibilmente i consumi dell’acqua degli acquedotti comunali. Ne hanno quindi notevolmente risentito le falde freatiche e gli acquedotti di località Montoni, a Lazise, e di località Preoni a Colà. Per onore del vero ne ha notevolmente risentito anche il lago. Il suo livello è di molto al di sotto degli abituali livelli stagionali, stante la carenza delle piogge e l’evaporazione naturale a causa dell’elevata temperatura. Il sindaco Renzo Franceschini ha quindi emesso un’ordinanza, con decorrenza immediata, per il divieto di innaffiare prati, orti, giardini e vie e piazze, dalle 8 alle 23. In particolare è fatto assoluto divieto di utilizzare acqua destinata al consumo umano a mezzo di tubazioni in gomma, plastica o altro direttamente collegate con la rete idrica comunale. Agli inadempienti sarà comminata la sanzione amministrativa da 25 a 500 euro. Il comando della polizia municipale, i carabinieri della stazione temporanea, tutte le forze dell’ordine, sono incaricate della corretta esecuzione del provvedimento di divieto. «Il rilevante flusso turistico di questi giorni, i consistenti consumi rilevati dal responsabile del servizio ecologia», spiega il sindaco, «ci hanno indotto ad adottare con urgenza il provvedimento restrittivo per salvaguardare sia i pozzi che il bene acqua da consumi non destinati al consumo umano».