lunedì, Aprile 29, 2024
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Durante la presentazione di ieri pomeriggio nella sala consiliare della Rocca di Riva sono stati illustrati i consistenti passi avanti fatti nell'attività prevista per il 2009 dal Dipartimento storico archeologico del MAG (progetto Museo dell'Alto Garda

Entra nel vivo il progetto della Carta archeologica del territorio gardesano

Entra nel vivo il progetto della Carta archeologica del territorio gardesano. Durante la presentazione di ieri pomeriggio nella sala consiliare della Rocca di Riva sono stati illustrati i consistenti passi avanti fatti nell’attività prevista per il 2009 dal Dipartimento storico archeologico del MAG (progetto Museo dell’Alto Garda), nel suo impegno verso una conoscenza del territorio sempre vicina alle esigenze del pubblico. Si tratta di uno strumento che, attraverso tecnologie informatiche innovative, si ripropone di catalogare informazioni storiche su insediamenti antropici e siti archeologici presenti sul territorio, integrando il tutto con materiale multimediale videofotografico. Un sistema che sarà fruibile da dicembre su Internet e nell’ambito museale da una grande varietà di utenti: sono previsti infatti accessi differenziati per categorie, in grado di soddisfare contemporaneamente il tecnico della materia così come, grazie a contenuti semplificati, lo studente, l’appassionato o il turista. La carta archeologica, quindi, si propone sia come risorsa scientifica che divulgativa e culturale. Un progetto che nasce dalla stretta collaborazione fra Museo di Riva, Sopraintendenza per i beni librari e archeologici e Comune, che hanno affidato la realizzazione tecnica alla MPA Solution di Trento. Una realizzazione che dovrà passare attraverso l’inserimento di un’enorme mole di dati, come sottolinea la direttrice del Museo, Monica Ronchini: «Il lavoro sarà lungo e non privo difficoltà – ha detto – ma noi crediamo molto nelle potenzialità di questo sistema. Il sogno sarebbe quello di creare un database che copra tutto il territorio del lago di Garda, superando delimitazioni geografiche alla ricerca dell’obiettivo culturale comune». Anche l’assessore comunale Luigi Marino si è espresso favorevolmente al riguardo: «Questo nuovo tassello nel percorso di arricchimento culturale del territorio è davvero importante, specialmente in ottica di ritorno culturale – ha spiegato – spesso i ritrovamenti archeologici vengono vissuti quasi con fastidio, è auspicabile invece che i disagi vengano ampiamente compensati dal risultato finale». Una parte importante nel progetto la riveste anche il Rotary Club di Riva, che ha messo in palio una borsa di studio per finanziare la ricerca sul territorio. Ad aggiudicarsela è stata la dottoressa Marras, in ragione di un curriculum molto brillante per connotati informatici e per l’alto livello di preparazione archeologica. Il Rotary, come precisa il presidente Bertolini, risponde così ad un’attenzione al settore dell’innovazione e quello giovanile insiti nello spirito dell’associazione. Il sito, come già detto, sarà attivo verosimilmente da dicembre prossimo, anche se i tecnici non nascondono la speranza di presentare una versione dimostrativa già in occasione del convegno di archeologia che il settembre prossimo riunirà a Riva più di 1000 studiosi.

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