La quindicesima «Festa del Nodo d’Amore» con la megatavolata sul ponte visconteo (4100 convitati), dedicata al tortellino, sta facendo i conti con la meteorologia. La variabilità di questi giorni infatti costringe i ristoratori a continuare con l’organizzazione consueta dell’evento, ma, contemporaneamente, a delineare un piano di riserva nel caso le perturbazioni continuassero. A dirlo è il segretario dell’Associazione ristoratori valeggiani (Arv), Gianni Veronesi, che allarga le braccia: «Continuiamo a guardare il cielo e a tener d’occhio le previsioni meteo che non sono mai state così scoraggianti, anche se non è la prima volta che il tempo è perturbato e all’ultimo momento si sistema e riusciamo a svolgere la manifestazione. Nei precedenti 14 appuntamenti solo cinque volte siamo stati assolutamente tranquilli». «Le altre volte c’erano rischi», aggiunge Veronesi, «una volta c’è stato uno scroscio ed un’altra volta ce la siamo proprio presa. Peccato per quest’anno che avevamo in programma un’edizione speciale». Così la macchina organizzativa è partita e sono stati collocati i gazebo sul ponte visconteo per ospitare gli operatori dei vari ristoranti. Poi il ponte sarà chiuso al traffico fino a mercoledì pomeriggio. «Allora chiamerò l’Arpav», continua Veronesi, «che è in grado di darci una previsione di questo tipo e decideremo se iniziare o meno a metter giù i tavoli. Una decisione definitiva però potrebbe anche esser presa entro martedì mattina. Intanto ho avvisato i colleghi dei vari ristoranti coinvolti di prepararsi ad accogliere nei loro locali soltanto gli ospiti paganti, all’incirca 3400-3500 sui 4100 totali». Su ogni biglietto c’è infatti il nome del locale e gli invitati non paganti, in questo caso, non potranno partecipare. «Su eventuali eccedenze», continua Veronesi, «nel caso non si svolgesse la manifestazione e visto che è brutto buttar via roba buona (nel menù oltre ai tortellini e al monte veronese, la trota in salsa, il roast beef e la torta delle rose), si potrebbe pensare di rivolgersi a qualche ospizio od istituzione caritatevole. È probabile anche che rimanga qualche utile, magari per i fuochi d’artificio saltati, e penseremo a chi darli». E pensare che nemmeno lo spareggio tra Italia e Francia aveva creato problemi: «Lo sapevamo da mesi», dice Veronesi, «che l’Italia avrebbe giocato, ma non ci siamo preoccupati e, in effetti, arrivano ancora richieste, ma pochissime rinunce. Del resto avevamo previsto di intervallare sui maxischermi la visione della partita ai comunicati della festa».
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Tante adesioni alla tradizionale tavolata sul ponte visconteo. Martedì mattina la scelta se farla all’aperto