giovedì, Maggio 2, 2024
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Risalgono a date quasi secolari le celebrazioni in onore alla Madonna del Carmine di San Felice del Benaco che stanno vivendo in questi giorni la loro ricorrenza.

Festa per la Madonna del Carmine

Risalgono a date quasi secolari le celebrazioni in onore alla Madonna del Carmine di San Felice del Benaco che stanno vivendo in questi giorni la loro ricorrenza. Per questo fine settimana infatti è previsto il momento più religioso con al processione della statua settecentesca per le vie del centro storico, dal santuario alla Parrocchiale sabato, il ritorno domenica con la partecipazione del vescovo ausiliario di Verona, il manerbese mons. Andrea Veggio e la presenza della banda cittadina “Sinus Felix” diretta da Giorgio Giacobini. Una cerimonia ricca di segni e significati che in sostanza dura circa 15 giorni visto che da diverse sere il Santuario è meta di pellegrinaggi provenienti dai paesi limitrofi. Si è iniziato giovedì scorso con i pellegrini di Portese, Soiano e Campagna di Lonato seguiti da quelli provenienti da Maguzzano, Lonato, Gavardo, Soprazzocco e Villanuova e poi via via gli altri del circondario con gran finale, venerdì 20 luglio, con i fedeli provenienti da Padenghe, Pozzolengo, Colombare, Sabbio Chiese e S. Giovanna Antida. Sabato e domenica infine le giornate di grande solennità con la prima delle due processioni previste. “La ricorrenza della Madonna del Carmine si celebra il 16 luglio – scrive Pierluigi Mazzoldi nel suo recente volume dedicatati a “San Felice del Benaco e il suo territorio” –. A San Felice il trionfo della Vergine del Carmelo si festeggia la quarta domenica dello stesso mese, con eccezionale partecipazione del popolo della Valtenesi e di molti ospiti italiani e stranieri che in quel periodo soggiornano nel nostro comune. Come vuole la tradizione, la statua settecentesca della Madonna del Carmelo viene collocata su di una portantina e trasportata sulle spalle di un gruppo di giovani del paese dal santuario fino alla parrocchiale di San felice, in una devota processione che si snoda lungo le vie principali. Il giorno seguente la sacra affigge ritorna alla chiesa del Carmine; ma prima di riportarla a destinazione, i fedeli l’arrestano presso la santella posta al bivio con la via che conduce al Villaggio Paradiso: in quel luogo la statua viene girata verso il paese, affinché rivolga un tenero sguardo ai suoi figli, prima di tornare alla sua casa. In quel momento di commossa sosta sembra che il santuario sia congiunto al paese da un arcata di luce iridescente”. Domenica mattina, alle ore 10.00, verrà celebrata nel santuario la messa solenne con la partecipazione dei “Cantori della Valtenesi” diretti dal maestro Valerio Bertolotti. Naturalmente tutte le vie del paese saranno, come tradizione oramai vuole, addobbate da fiori di carta realizzati dalle donne delle contrade e del paese, riunite in un comitato guidato dalla superattivissima signora Gasparini. Il prossimo anno si celebreranno i primi 50 anni consecutivi (dovuti al ritorno dei padri carmelitani) di questa tradizione che, nel corso degli anni ha visto episodi assai curiosi come quello in cui il parroco fece avvolgere la statua della madonna in un sacco perché lungo il tragitto processionale si doveva passare davanti ad un locale in cui si ballava. Nel 1967 l’allora vescovo di Verona, mons. Giuseppe Carraro, proclamò la Madonna del Carmine patrona della Valtenesi.

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