lunedì, Dicembre 9, 2024
HomeAttualitàFuga verso il Trentino.La minaccia si risveglia
Ma c’è anchi chi vorrebbe fare il contrario come il sindaco di Bondone «Non è tutt’oro quel che luccica. Vogliamo l’annessione alla Lombardia».
I disagi non mancano: dalla consegna della posta ai servizi di trasporto.
Il 22 e il 23 settembre a Bagol

Fuga verso il Trentino.
La minaccia si risveglia

Sembra incredibile; soprattutto dopo le reiterate minacce di secessione di numerose amministrazioni di Lombardia e Veneto, disposte a mollare tutto per ricevere gli stessi trattamenti della vicina Regione a statuto speciale.Evidentemente anche in Trentino c’è di che lamentarsi. Non c’è dubbio che quella di Cimarolli sia una provocazione, ma il problema esiste. «Il nostro essere periferia estrema, anche se di Trento, ci discrimina – assicura il sindaco di Bondone -. Per esempio la posta arriva a intermittenza. È la rabbia del barista, abbonato ai quotidiani che arrivano dopo due o tre giorni. L’anno scorso per 15 giorni la posta non è arrivata nemmeno alla frazione di Baitoni. Ed Elastibus? Cioè il servizio di trasporto pubblico a chiamata, istituito per i paesi che hanno problemi con il trasporto di linea. Ebbene, dopo un paio d’anni di decoroso funzionamento la Provincia autonoma ha tagliato alcune fasce: quella del mattino presto, utilizzata da chi andava a sottoporsi ai prelievi, perchè i numeri non giustificano il servizio. Per forza non ci sono i numeri: siamo in pochi. Che facciamo? Ci trasferiamo tutti in città?».MA È SICURO che vi converrebbe trasferirvi sotto l’ala della Lombardia? Qualcuno potrebbe pensare che vi lamentate del «brodo grasso». «Ma – sospira scherzoso Cimarolli -: il sindaco di Bagolino, con la sua associazione di comuni confinanti ha ottenuto dal governo 20 milioni di euro. I comuni confinanti veneti ne hanno ottenuti 10 dall’accordo Dellai-Galan. Non escludo che domani ci sia un accordo Dellai-Formigoni, che magari potrà portare altri 10 milioni ai comuni confinanti lombardi. E la mia amministrazione?». Sorride il sindaco di Bondone. Siamo certi che la sua è una boutade.E ne è ancora più sicuro Marco Scalvini, primo cittadino di Bagolino, che alle dichiarazioni del suo collega trentino commenta: «Quella del mio amico Cimarolli è una provocazione. Però vuol dire che l’argomento è di grande attualità. Il tema della periferia e dei suoi disagi inizia a farsi largo. Io, comunque, accolgo Bondone nell’Associazione dei comuni confinanti a braccia aperte».Nelle giornate del 22 e 23 settembre, Bagolino ospiterà l’assemblea nazionale dei comuni di confine, durante la quale di affronterà nuovamente il tema dei contributi statali destinati alle amministrazioni più disagiate, e con largo anticipo su quella data, il sindaco del Comune trentino di Bondone, un piccolo paese che si affaccia sul lago d’Idro, lancia una provocazione sempre strettamente collegata ai problemi e alle difficoltà delle cittadine di «periferia». In pratica, Gianni Cimarolli vuole chiedere l’annessione del suo Comune alla Regione Lombardia.

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