lunedì, Aprile 29, 2024
HomeAttualitàGarda Il rischio sull'area era stato abbassato da «grande» a «medio»
Frana, la Rocca doveva essere messa in sicurezza L'assessore Conta: «Accerteremo le responsabilità».
Il sindaco Bendinelli: «I vincoli sono di competenza della Regione E il masso è franato da un terreno privato»

Garda Il rischio sull’area era stato abbassato da «grande» a «medio»

Nessuno si è fatto un graffio, ma il masso da trecento quintali che si è staccato dalla sommità della rocca del Garda lo scorso 6 febbraio, sfiorando case e villette, avrebbe potuto aver conseguenze ben peggiori di qualche albero abbattuto. Tanto che ora la «pericolosità» dell’area diventa pure materia di diatriba politica e di rimpallo di responsabilità.La miccia la accende l’assessore regionale all’Ambiente, il veronese Giancarlo Conta, di Forza Italia. L’ex strada provinciale gardesana, chiusa in prossimità della frana per il completamento dei sopralluoghi, è ora di competenza regionale: così gli è stato chiesto di metter mano al portafogli per eventuali interventi di messa in sicurezza. «Prima però ho voluto vederci chiaro», afferma. E ricostruisce così la storia recente della Rocca: «In seguito ad un parere dei tecnici e dei geologi chiesto dal Comune nel 2002, il genio civile ha acconsentito a dequalificare il rischio, da grande pericolosità a media pericolosità – racconta l’assessore ma aveva prescritto che prima di qualsiasi tipo di intervento – viabilistico, edilizio o quant’altro – tutta la sommità della rocca dovesse essere messa in sicurezza, proprio perché si temeva il distacco di grossi massi, che poi è quello che è successo adesso». Ma la Regione ha elementi per affermare che qualcuno non ha fatto il suo dovere? «Faremo gli accertamenti, e se qualcuno, Comune o proprietari, non ha rispettato quella prescrizione del genio civile del 2005 se ne assumerà la responsabilità», dice Conta, che si dice comunque pronto a valutare la possibilità di «ripristinare il vincolo originario». Ovvero la grande pericolosità, abbassata dopo una perizia del Comune. Chiarimenti sul declassamento del rischio (per accertare eventuali responsabilità) li ha chiesti pure la minoranza in consiglio comunale.Chiamato, seppur indirettamente, in causa il sindaco gardesano Davide Bendinelli (pure lui forzista) tiene a mettere i puntini sulle «i». «Tutte le perizie geologiche indicano quell’area come a rischio medio – spiega – Mettere il vincolo spetta alla Regione, che ha fatto il bello e il cattivo tempo. Noi ci limitiamo a prendere atto di quanto deciso da loro. Giusto che paghino i responsabili, se ci sono irregolarità. Ma abbiamo fatto una precisa verifica catastale con frazionamento: il terreno da cui si è staccato il masso non è del Comune di Garda ». Si attendono ora gli esiti di una nuova perizia geologica.

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