domenica, Dicembre 8, 2024
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Riapertura totale, da ieri mattina e fino al 4 aprile, della statale: immediato l’afflusso da Riva di autovetture e pullman turistici.

Gardesana, regalo pasquale

Puntuale e provvidenziale in vista della Pasqua, ieri a mezzogiorno è scattata l’apertura (o meglio la riapertura) della statale 45 bis, la Gardesana occidentale, nella parte più settentrionale del Benaco, poco prima dell’abitato di Riva per chi sale da Salò. E subito dopo si è registrato un consistente passaggio di automobili e di autobus: un segnale preciso che sottolinea l’importanza di questa via di collegamento tra la nostra provincia e il Trentino. Ma, ieri, i veicoli in transito sulla statale si dirigevano soprattutto verso Sud. E infatti sono state registrate alcune code proprio a Riva, sopportate da coloro che erano intenzionati a raggiungere il Garda bresciano. Apertura regolare, si diceva, senza registrare problemi. Anche gli autobus turistici possono passare in questi giorni, salvando così (almeno si spera) questo scorcio di stagione primaverile che punta – sostengono gli albergatori – soprattutto sugli ospiti che viaggiano con questi mezzi. In ogni caso, per evitare problemi, per segnalare ai conducenti dei bus l’altezza massima consentita nelle vicinanze dell’hotel «Reamòl» (a Nord di Limone) è stata collocata una sbarra di preavviso, all’altezza di 3 metri e mezzo, dotata di catenelle e rifrangenti bianchi e rossi. Questa situazione di apertura completa giorno e notte per qualsiasi tipo di automezzo autorizzato (esclusi i velocipedi) rimarrà tale fino alle 23 del prossimo 4 aprile, il giovedì che seguirà la Pasqua. E in quel momento si potrà presentare qualche problema. Come è noto, infatti, dal 4 aprile al 10 maggio la strada tornerà a essere al centro delle attenzioni dell’impresa «Gardesana» (costituita dalle ditte Collini e Oberosler) impegnata nelle opere di finitura della galleria «Epica». Per tutto quel periodo il passaggio sarà consentito di giorno (dalle 7 alle 18) e per un’ora anche la sera (dalle 21.30 alle 22.30). Per le restanti ore della giornata, che sono in pratica quelle notturne, non ci sarà alcuna possibilità di transito. Si tratta di una scelta che ha visto d’accordo sia gli amministratori sia i rappresentanti degli albergatori gardesani, in considerazione che l’altra opportunità offerta dalla Provincia autonoma di Trento consisteva in orari di apertura più dilatati, che avrebbero però spostato la conclusione dei lavori fino alla fine di maggio. Con la seconda ipotesi si sarebbe registrato un costo eccessivo in termini di presenze e passaggi turistici, che nessuno si è sentito di affrontare. Meglio, insomma, sopportare un sacrificio subito e scrivere la parola fine a questa storia. Almeno per quanto riguarda il tratto trentino. D’ora in avanti, se qualche problema si verificherà interesserà solamente al di qua del confine bresciano.

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