venerdì, Settembre 22, 2023
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Giudice di pace, sentenze lampo

La definis­cono gius­tizia «minore», in realtà è quel­la più vic­i­na al cittadino.Il Giu­dice di pace del resto non sof­fre del­la sin­drome del­la lumaca: i suoi pro­nun­ci­a­men­ti sono rapi­di e spes­so «tute­lano» la gente comune dalle angherie del­la buro­crazia e dagli abusi degli enti locali in mate­ria di multe al codice del­la stra­da. Anche per questi motivi l’in­au­gu­razione del­la nuo­va sede del Giu­dice di pace di Mon­tichiari assume un sig­ni­fi­ca­to particolare.Gli uffi­ci han­no trova­to spazio nel­l’el­e­gante salot­to del­la City. Il taglio del nas­tro è avvenu­to ieri mat­ti­na alla pre­sen­za del Giu­dice di pace in car­i­ca Maria Luisa Gal­li. Il pub­bli­co fun­zionario, veneziana di orig­ine e man­to­vana di adozione, ha accolto gli invi­tati nel­la nuo­va unità oper­a­ti­va che con­di­vide con quat­tro col­lab­o­ra­tori e il vice Emilio Bini di Iseo.Al suo fian­co, durante la benedi­zione impar­ti­ta dal­l’a­bate mon­sign­or Fran­co Bertoni, ha fat­to gli onori di casa il pri­mo cit­tadi­no Gianan­to­nio Rosa con gli asses­sori Ele­na Zan­go­la, Mas­si­mo Gelmi­ni e Fran­co Imper­a­tori. Al varo han­no assis­ti­to anche il sin­da­co di Carpenedo­lo Gian­ni Desen­zani, il pri­mo cit­tadi­no Acquafred­da Mario Gat­ta e quel­lo di Calvisano Ange­lo For­men­ti­ni. Le forze del­l’or­dine era­no rap­p­re­sen­tate da Bruno Cos­sa del­la Polizia stradale e Mar­co Restante coman­dante del­la stazione dei di Montichiari.«La nuo­va strut­tura garan­tirà un ulte­ri­ore salto di qual­ità di un servizio che già pre­sen­ta­va ele­vati stan­dard di effi­cien­za — ha sot­to­lin­eato Gianan­to­nio Rosa -: il trasfer­i­men­to si è reso nec­es­saria per con­sen­tire la ristrut­turazione del­la vec­chia sede. L’uf­fi­cio del giu­dice di pace offre molte oppor­tu­nità con­sid­er­a­to che ad usufruirne è l’in­tero com­pren­so­rio del quale fan­no parte ben nove cittadine».Oltre a Mon­tichiari nel man­da­men­to fig­u­ra­no Ghe­di, Cal­ci­na­to, Calvisano, Carpenedo­lo, Isorel­la, Visano, Remedel­lo e Acquafredda.«Siamo con­vin­ti — ha con­tin­u­a­to il sin­da­co di Mon­tichiari -, che il lavoro svolto è di enorme util­ità alla comu­nità rappresentata».Il Giu­dice di pace ha ril­e­va­to quel­li che un tem­po era­no i com­pi­ti del Pre­tore nelle con­tro­ver­sie e nei ten­ta­tivi di con­cil­i­azione sen­za l’as­sis­ten­za di un legale.I dati del 2006 con­fer­mano la cen­tral­ità del servizio nel­l’am­bito delle pic­cole verten­ze. La parte del leone la fan­no i ricor­si alle con­travven­zioni al Codice del­la stra­da che non pas­sano più dal­la Pre­tu­ra con un notev­ole risparmio eco­nom­i­co per l’am­min­is­trazione giudiziaria e per il cit­tadi­no. E a propos­i­to di multe il sin­da­co Rosa ha volu­to sot­to­lin­eare «che a Mon­tichiari è sta­to tolto il mul­tano­va e il rosso-stop per­chè come filosofia prefe­ri­amo edu­care i con­du­cen­ti piut­tosto che reprimere con contravvenzioni».«I com­pi­ti del Giu­dice di pace — ha spie­ga­to il giu­dice Maria Luisa Gal­li — spaziano sul ver­sante del civile quan­to del penale. Nel 2006 sono state iscritte a ruo­lo ed emesse oltre 700 cause civili, l’80 per­cento riguardano oppo­sizioni a sanzioni ammin­is­tra­tive, il resto sono ris­arci­men­to dan­ni e decreti ingiun­tivi. Un tar­get che nel 2007 sem­bra, mag­a­ri potremo essere più pre­cisi fra qualche mese, essere in disce­sa. Il penale, quin­di vio­len­ze, querele, si attes­ta­to sulle 60 pratiche. La mia pre­sen­za in uffi­cio è garan­ti­ta tre giorni alla set­ti­mana».

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