La guardia costiera avrà la sua base stabile sul Garda, spostandosi da Bogliaco a Salò. Lo ha annunciato il sindaco di Salò Gianpaolo Cipani al forum galleggiante «Sistema ottico di avviso di burrasca per il lago» promosso dal Rotary club di Salò e Desenzano in collaborazione con la Comunità del Garda. Era presente l’ammiraglio Stefano Vignani, direttore marittimo del Veneto e comandante della Capitaneria di porto di Venezia, che è intervenuto sul tema «La sicurezza e la navigazione». Vignani ha ribadito l’importanza preventiva di questo sistema ottico di avviso di burrasca ricordando che contribuirà in modo sostanziale ad accrescere la sicurezza dei naviganti informandoli dell’improvviso precipitare delle condizioni meteo, fermo restando che l’intervento e la sicurezza sono comunque garantiti dall’operatività delle forze dell’ordine: «Il personale è altamente specializzato e in grado di garantire il soccorso in caso di emergenza», ha detto, «sono sempre operativi vigili del fuoco, polizia, carabinieri, volontari della protezione civile e dal 1999 c’è a Bogliaco di Gargnano la Guardia costiera, che da questa posizione baricentrica è stata sempre in grado di far partire una squadra a 4-5 minuti dall’allarme. A seconda del caso la Capitaneria fa anche intervenire i mezzi di altre forze più vicine al luogo d’intervento». Finora il nucleo è stato operativo sul Garda da maggio a ottobre: «Essendoci ora una sede stabile, auspichiamo che la permanenza sarà annuale, anche se la decisione dipende comunque dal ministro dei Trasporti». L’operazione poggia su una convenzione tra l’amministrazione di Salò e la Comunità del Garda, che l’ha fortemente voluta. Il presidente Aventino Frau è convinto che dalla primavera 2007 la Guardia costiera garantirà la sicurezza via lago in modo permanente. Intanto Cipani spiega: «Oggi la situazione a Bogliaco è precaria, dato che i militari dispongono di un ufficio ma pernottano in albergo. Il Comune ha trovato un appartamento di 400 metri quadrati all’ultimo piano di un palazzo sul lungolago, in via Fantoni. È uno spazio indipendente che stiamo attrezzando e che la Guardia costiera avrà a disposizione per 12 mesi». Il nucleo dispone di una motovedetta e di un grande gommone. Sono 15 le persone operative. Dal primo maggio al 18 settembre le uscite della Guardia costiera sono state 114, di cui 71 per ricerca e soccorso a persone e altre 36 per esigenze diverse, tra cui nelle prime settimane l’addestramento degli equipaggi. «Abbiamo fatto tremila miglia nautiche, circa seimila chilometri», dice l’ammiraglio Vignani, «è una cifra significativa perché indica come, pur essendo limitato il bacino del Garda, i nostri mezzi lo abbiano percorso in tutte le direzioni e più volte per tenerlo sotto controllo e soccorrere persone in difficoltà». In questi mesi di persone ne sono state aiutate 158, di cui una decina in pericolo di vita, e sono stati assistiti 54 mezzi in difficoltà, come imbarcazioni con “vie d’acqua” (il termine significa che lo scafo è invaso dall’acqua per cui il motore si spegne) e rovesciamenti di barche a vela. Il servizio dovrebbe terminare il 31 ottobre: «In questi due mesi l’attività si riduce rispetto alle punte che si sono registrate a luglio e agosto, ma anche in quelli successivi possono verificarsi situazioni di rischio. Per questo la Comunità del Garda ha voluto prolungare il servizio fino al 31 ottobre e ora sta sollecitando che non venga sospeso», conclude Vignani.
!
Convenzione con la Comunità del Garda, adesso manca soltanto l’ok del ministero. A Salò pronto un appartamento per ospitare la sede permanente