venerdì, Aprile 19, 2024
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Il padrone Ulisse racconta la fine dell’animale. E i dieci anni in cui ha fatto da «bagnino» ai bimbi bielorussi a Gargnano. Un piccolo cocker è rimasto in vita grazie alla trasfusione di sangue del terranova. Salvò alcuni turisti

L’ultimo soccorso di Axel, cane senza paura

Axel era un magnifico cane Terranova di dieci anni, che viveva a Gargnano con Ulisse, il suo padrone, qualifica che però quest’ultimo non ama affatto. Sulla riviera gargnanese la coppia Axel-Ulisse (con brevetto di soccorritori) godeva di grande notorietà: erano sempre assieme ed era frequente che la gente confondesse i nomi, chiamando Ulisse il cane invece del padrone. Non c’era problema: «Tanto non mi offendo» precisava Ulisse. Purtroppo Axel, il Terranova, ha tagliato l’ultimo traguardo qualche settimana fa. E con la vita è finita anche la carriera di cane da soccorso. Per i Terranova, 10 anni del resto, è un’età-limite, ed è difficile che possano campare di più. Ma, quasi avesse subodorato che di tempo davanti gliene restava ancora poco e che poteva rendersi ancora utile a dispetto dell’età, Axel ha «firmato» un ultimo atto, con la indispensabile complicità dell’uomo, naturalmente. Forse, questa volta, non si è trattato di un atto eroico, ma è comunque risultato di fondamentale importanza. Un gesto indispensabile, al punto da divenire addirittura commovente per Ulisse che lo racconta con gli occhi lucidi. «Vedevo che ormai stava molto male e non ne poteva più. Impiegava tantissimo tempo per coprire anche solo pochi metri e così lo avevo portato in una clinica veterinaria di Salò, nei giorni in cui la terribile canicola avvolgeva il Garda. Le speranze di tirare avanti ancora un po’, come in cuor mio continuavo ad illudermi, erano ridotte al lumicino. Per cui il veterinario stava procedendo ad una prima iniezione, per calmare ed addormentare il mio Terranova». A quel punto, però, un inconveniente si è verificato in quella stessa clinica: un piccolo Cocker, che era appena stato operato nella stanza lì a fianco, era molto grave. La gravità della situazione era tale da rendere necessaria, per il cagnolino, una immediata trasfusione di sangue. Axel, in quel momento, era ancora vivo. La decisione di Ulisse è stata immediata, consentendo la verifica della compatibilità del sangue in modo da procedere alla trasfusione tra i due animali. A controllo eseguito, l’operazione poteva avere corso in tutta sicurezza e così, due sacche e mezzo di sangue passavano dal cane più massiccio e sul viale del tramonto a quello più piccolo, che di tempo da campare ne ha davanti ancora parecchio. Esito positivo per il cockerino, che è tuttora vivo e vegeto ma purtroppo – questo è il lato triste della storia – addio definitivo per Axel, che certo invlontariamente stavolta, è stato ancora generoso nello scrivere un’altra bella pagina, aggiungendola ad altre messe assieme quando era più giovane e determinato nella sua opera instancabile di soccorritore. Per parecchie stagioni, infatti, Axel ha garantito la sicurezza al gruppo di bambini bielorussi ospiti da dieci consecutivi anni a Gargnano, e che si recavano al lago. Ma nel «palmares» figurano soprattutto tre salvataggi. Il primo è avvenuto nel 1999 nella località Fontanelle, a Nord di Gargnano. Un tedesco era in difficoltà e il cane da soccorso ha fatto egregiamente il suo dovere, riportando a terra il cinquantacinquenne turista. In seguito è stata la volta di due italiani tratti in salvo dal Terranova: in una caso sulla Riva Granda di Villa e nell’altro caso sulla spiaggia di Bogliaco.

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