Vogliono una sede dove potersi incontrare, discutere, offrire spettacoli musicali e culturali. Ma niente a che vedere con gli spazi autogestiti che a Desenzano (leggi «Macello» negli anni Novanta) hanno avuto vita agitata e breve. La richiesta è dell’associazione culturale giovanile «Mursia» di Desenzano che, finora, ha solo ottenuto una «piccola stanza fredda e vuota dell’ex Ipc» dal Comune. Ma dal Comune giunge notizia che «entro primavera sarà pronta la nuova sede nell’ex Ipc». I giovani sospettano che tanta ritrosia abbia origine dall’esperienza del «Macello» (lo spazio che, dieci anni fa, il Comune concesse ai giovani nella villa Brunati e che creò non pochi problemi di sicurezza), ma affermano che tra loro e il Comune «esiste una buona collaborazione». Tanto che proprio stasera al palazzo del Turismo, l’associazione organizza una conferenza sulle realtà giovanili dal titolo «Il laboratorio culturale: una terra di mezzo tra l’oratorio ed il centro sociale», dove verranno ad illustrare le proprie esperienze circoli di Modena e Roè Volciano. «La serata – spiega il presidente di Mursia, Leonardo Abbadini, 22 anni, studente universitario – vuole essere un’occasione di confronto e un possibile punto di partenza per collaborazioni future, progetti futuri, aspettative». Domani alle 15 e domenica alle 21 nella palestra dell’oratorio di Rivoltella, «Mursia» propone una passerella di gruppi musicali interessanti e di due artisti che esporranno alcune loro opere. A sostenere le aspirazioni dei giovani c’è anche una raccolta di 700 firme, che non potranno non pesare nei prossimi incontri con il Comune. Senza contare i 70 iscritti a Mursia. I progetti sono variegati: il laboratorio culturale, i dibattiti e i seminari, le mosre fotografiche, le iniziative musicali come quelle in porgramma in questo fine settimana. E che già lo scorso anno avevano ottenuto un grande successo di pubblico (giovanile) a Desenzano. Con Abbadini a gestire l’associazione ci sono altri ragazzi: Fabio Brenca, vicepresidente, Michele Broglia, Alessia Gamba, Paolo Mayer (tesoriere), Luca Mura (segretario), Angelo Ruggeri (referente soci minorenni) e Matteo Tonoli (revisore dei conti). Dice Abbadini: «Mursia vuole essere una terra di mezzo, cioè a metà tra l’esperienza dell’oratorio con le sue regole ed il centro giovanile. Senza una sede però ci troviamo in difficoltà, occorre ogni volta presentare una richiesta e la carta d’identità. Noi siamo d’accordo che il Comune si assicuri che tutto vada bene, ma ci sembrano regole un po’ rigide». La replica dell’assessore Silvia Colasanti: «Stiamo sistemando dei locali a piano terra dell’ex Ipc perché vogliamo che tutti i giovani possano avere un loro spazio. Essendo una struttura comunale dobbiamo però gestirla al pari di tutte le altre, e quindi rilasciando le chiavi non prima di conoscere chi la occuperà, perché ne siamo responsabili».
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In corso una «trattativa» tra il Comune e un’associazione di ragazzi. Possibile sede l’ex Ipc. Raccolte 700 firme per dare vita a un «laboratorio culturale»