Per definizione sono abituati a esplorare. La natura, la città, la società. Stavolta gli scout hanno deciso di esplorare se stessi. Di guardarsi dentro, ma anche un poco attorno, per capire quale strada prendere per il futuro. «Strategia e crescita del movimento scout»: è questo il tema del Symposium europeo dello scautismo iniziato ieri al Palacongressi di Riva e che si concluderà domani con la presenza di responsabili delle associazioni scautistiche, maschili e femminili, di tutti i Paesi europei. L’incontro trae origine dall’ultima conferenza mondiale scout tenutasi a Tessalonica. Là i delegati presenti hanno adottato le nuove priorità strategiche per l’organizzazione mondiale del movimento scout. Il Symposium si colloca in un processo di realizzazione di questa strategia a tutti i livelli del movimento e in particolare a quello nazionale e regionale. Sarà una tappa importante prima della conferenza europea scout dell’aprile 2004. Sono sette le priorità strategiche già individuate e di cui discutono i partecipanti al Symposium. Innanzitutto, spiegano gli organizzatori, la partecipazione dei giovani, un elemento fondamentale per rivitalizzare il metodo scout. Si parla poi degli adolescenti e di come supportare la transizione all’età adulta. Altro tema, «le ragazze e i ragazzi, le donne e gli uomini», cioè come rispettare le differenze, promuovere l’uguaglianza e condividere le responsabilità. Quindi, il tema dell’apertura, per abbattere le barriere e aprirsi a tutti i segmenti della società, un obiettivo che lo scautismo – ideato nel 1907 in Inghilterra da Roberto Baden-Powell – ha fin dalle origini. Un altro punto all’ordine del giorno è quello del volontariato nello scautismo, per allargare la base del sostegno delle famiglie e degli adulti alle attività dei ragazzi. Diventare flessibili, agili, innovativi e partecipativi è un altro obiettivo che lo scautismo mondiale vuole darsi nel ventunesimo secolo, rafforzando le comunicazioni, le collaborazioni e le risorse. Ai partecipanti verrà presentato un panorama della situazione degli scout in Europa (numeri, tendenze della situazione dei ragazzi). Attraverso il Symposium viene data la possibilità di creare delle reti tra le associazioni nazionali attorno a ogni priorità strategica e di creare anche dei progetti comuni per elaborare una strategia a livello nazionale. Nel Symposium sono previsti interventi in assemblea plenaria, gruppi di lavoro, gruppi di studio, una fiera dei progetti e momenti informali per permettere scambi tra le diverse associazioni nazionali. A dare un supporto logistico per l’organizzazione sono stati Zeno Bortolaso e Laura Fagnani della sezione di Verona del CnGei (fondata nel 1915), il Corpo nazionale giovani esploratori esploratrici italiani (11mila iscritti in tutta Italia) presente sul territorio nazionale con l’Agesci, l’Associazione guide e scout cattolici italiani (circa 200mila iscritti) e la Federazione scouts d’Europa. Coordina i lavori anche il commissario regionale CnGei Sandro Perillo.
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Ad organizzare la tre giorni di dibattito gli iscritti delle sezioni veronesi