Il Comune di Desenzano ha distribuito depliant informativi sul «Parco ritrovato» del Monte Corno, la zona collinare attorno all’ospedale. In realtà per «ritrovare» e riconoscere i sentieri del parco ci vuole molta buona volontà. I sentieri in realtà esistono, ma sono privi di qualsiasi indicazione, che li renda in qualche modo fruibili da tutti. Sul depliant informativo i sentieri sono indicati da una cartina topografica, che riproduce dall’alto il territorio desenzanese; una mappa che, per chi conosce bene le zone, può anche risultare decifrabile mentre può risultare incomprensibile per i turisti.IN OGNI CASO i «sentieri ritrovati» consentono una visita «fuori programma» dell’entroterra della cittadina gardesana all’interno del parco del Monte Corno. Difficile trovare chi li frequenta «zaino in spalla», come il termine sentieri suggerirebbe. Più facile incontrare, specialmente nel tardo pomeriggio, appassionati con la mountain bike che risalgono il Monte Corno per poi puntare, in discesa, verso il centro del paese, avendo il lungolago come naturale punto di arrivo.UN PROGETTO di promozione del Parco che aveva avuto anche la collaborazione della sezione del Cai di Desenzano: una «dotazione» sentieristica che ha dovuto però scontrarsi con il veto posto da alcuni proprietari dei terreni interessati che, per ovvie ragioni, non si sono mai mostrati entusiasti all’idea che i turisti potessero passare nelle loro proprietà.Per i desenzanesi i sentieri possono rappresentare una felice realtà: a patto di riconoscerne il punto di partenza e di arrivo sulla carta topografica. A meno che non venga installata una segnaletica più adatta, che ne indichi direzione, lunghezza e tempo di percorrenza. Un’operazione consigliabile, anche perchè sarebbe un peccato «nascondere» ai turisti gardesani quello che la flora e la fauna del Parco del Monte Corno possono regalare.
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Il Comune ha distribuito depliant informativi sui percorsi della zona collinare.
Ma la segnaletica è inadeguata e le mappe poco decifrabili Così l’ambiente naturale è ancora off limits per i turisti
Ma la segnaletica è inadeguata e le mappe poco decifrabili Così l’ambiente naturale è ancora off limits per i turisti