giovedì, Aprile 18, 2024
HomeVariousIl biplano SVA 10 di d'Annunzio è di nuovo "in volo"
Durante lo scorso mese di marzo, la sezione di Torino del Gruppo Amici Velivoli Storici ha effettuato un terzo ciclo di restauro sul biplano SVA 10 esposto al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera. A bordo di questo fragile biposto, pilotato da Natale Palli, Gabriele d’Annunzio guidò l’87a Squadriglia nell’ardito “volo su Vienna” del 9 agosto 1918.

Il biplano SVA 10 di d’Annunzio è di nuovo “in volo”

Oltre vent’anni fa, il GAVS Torino aveva svolto altri due cicli di attività sullo stesso cimelio.  Nel 1988, congiuntamente alla sezione di Alessandria (guidata dal compianto professor Francesco Carrer) era stata effettuata una radicale pulizia, piccole riparazioni ed interventi rigenerativi e conservativi sulle varie parti del velivolo. Altri cimeli del Vittoriale, fino ad allora immagazzinati nella stiva della Nave Puglia, furono ripristinati e successivamente esposti al pubblico. Citiamo il mirabile restaurato del motore SPA 6A dello stesso SVA 10, di un rarissimo esemplare della avveniristica telebomba alata Guidoni-Crocco del 1918 e di varie altre parti staccate di aerei della prima Guerra Mondiale. In quell’occasione, fu anche identificata l’esatta versione dell’aeroplano conservato al Vittoriale, un Ansaldo SVA 10. Meticolose misurazioni consentirono inoltre di determinare, per la prima volta, le dimensioni esatte dell’aeroplano.   Nel 1989 il GAVS Torino tornò a Gardone Riviera per installare sul cimelio le repliche di alcune parti mancanti copiate da un altro SVA frattanto acquisito, negli Stati Uniti, dall’allora Aeritalia. In particolare furono montati i tiranti dei montanti alari, restituendo così al velivolo la corretta geometra delle ali. Nella stessa occasione, il GAVS Torino smontò il serbatoio supplementare di liquido refrigerante (“nourrice”) presente sopra l’ala superiore. Il particolare in rame, fortemente danneggiato ed incompleto, fu portato a Torino per subire un impegnativo processo di ripristino alla forma originale, evitando qualunque azione demolitiva.   Proprio per reinstallare la “nourrice”, completata con l’esatta replica del tappo, il GAVS Torino ha recentemente proposto al Vittoriale degli Italiani di effettuare un ulteriore intervento conservativo sull’aereo, sospeso da 23 anni nella cupola dell’Auditorium del complesso museale. La proposta è stata prontamente ed entusiasticamente accettata.   L’attività, i cui costi vivi sono stati coperti dal Vittoriale, ha compreso anche il controllo dello stato generale del velivolo, la pulizia completa, piccole riparazioni ai guasti del tempo e l’applicazione di prodotti specifici per la conservazione. Nell’occasione è anche stata costruita ed installata la replica di una parte mancante della carenatura laterale in alluminio che caratterizza questo velivolo rispetto a tutti gli altri SVA costruiti.   Nel prossimo maggio sarà organizzato un apposito evento per salutare, con 11 colpi di cannone, il ritorno dello SVA 10 ad un aspetto esteriore più completo e, per quanto possibile, identico a quello originale. Certamente un significativo passo avanti nella conservazione di uno dei più importanti cimeli della storia dell’aviazione italiana.   Il GAVS Torino, fondato nel 1985, è un’associazione senza fini di lucro impegnata nel recupero e nella salvaguardia del patrimonio storico aeronautico italiano. Nel corso degli anni ha operato su aerei di straordinario interesse storico come il caccia SPAD VII del Museo Baracca di Lugo di Romagna, il caccia Ansaldo A1 Balilla di Antonio Locatelli del Museo del Risorgimento di Bergamo (esposto al Museo del Falegname di Almenno San Bartolomeo), il caccia FIAT G.55 Centauro esposto al Museo Storico dell’Aeronautica Militare ed il ricognitore americano L-5 Sentinel dello Sbarco in Normandia. Attualmente il GAVS Torino sta svolgendo programmi di restauro statico “in proprio” su aerei di interesse storico come l’addestratore FL.3 del Pioniere piemontese Francis Lombardi, un anfibio Piaggio P.136 ed un autogiro sperimentale degli anni ‘60. Disponendo di vari velivoli d’epoca, motori, parti ed una rilevante dotazione di documentazione tecnica, il GAVS Torino punta all’istituzione, a Torino, di un museo aeronautico con annessa biblioteca.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video