lunedì, Aprile 29, 2024
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Dopo la consegna al Catullo di Verona, ora tocca allo scalo brescinao. La certificazione è in arrivo dall’Enac. I progetti per il futuro

Il D’Annunzio attende la «doc»

L’aeroporto Valerio Catullo Spa ha ottenuto ieri dall’Ente nazionale aviazione civile la certificazione che attesta la conformità dello scalo veronese al «Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti» dell’Icao, l’International civil aviation organization. E presto otterrà il rinnovo della concessione quarantennale, che consentirà importanti investimenti. Ora tocca al «fratello» più piccolo, al «Gabriele D’Annunzio» di Montichiari, ricevere lo stesso riconoscimento, non appena completato il suo percorso. E contestualmente portare a casa la concessione quarantennale. Certificazione e concessione sono la conferma della bontà progettuale del «D’Annunzio» di Montichiari guidato da Ugo Gussalli Beretta. Il tema terrà di sicuro banco, insieme alla definizione dei programmi futuri, nella prossima assemblea per l’approvazione del bilancio e il rinnovo cariche, visto che il Consiglio di amministrazione bresciano è giunto alla scadenza del mandato. Ricordiamo, per citare alcune delle ultime novità che riguardano Montichiari, che tra pochi giorni decolleranno gli aerei di Ryan Air per Roma, due i collegamenti quotidiani a quei prezzi scontati che hanno reso famosa la compagnia irlandese a basso costo. Sul versante commerciale, la compagnia Ocean ha attivato un trasporto merci verso Hong Kong e Shangay. Proprio domani è prevista la partenza di un volo Ocean con 106 tonnellate di merce, destinazione Hong Kong. La stessa Ocean, che dispone al momento di due Boeing, ha sempre sostenuto l’intenzione di potenziare la flotta in partenza da Montichiari. E tra le indiscrezioni delle ultime ore, si sa di una trattativa per istituire una linea da Brescia-Montichiari a Zurigo e un’altra con il Sud, forse Bari. Il nodo dei rapporti con Orio al Serio, Bergamo: il presidente del Catullo Fulvio Cavalleri a margine dell’incontro ha affermato che è possibile pensare a un’armonizzazione commerciale con lo scalo orobico, «pur non essendo in vista alcun accordo sul piano azionario, toccando ai soci esprimersi in questo senso». La consegna della certificazione al Catullo sta ad indicare che la società ha superato tutte le verifiche per quanto riguarda la sicurezza delle infrastrutture, quella degli impianti e delle operazioni aeroportuali, individuando le relative responsabilità e la ripartizione delle risorse finalizzate alla sicurezza. I vertici di Enac e Enav hanno poi assicurato che la concessione per Verona dovrebbe giungere entro fine giugno. E quella per Brescia dovrebbe seguire in tempi brevi. Il presidente della Camera di Commercio Fabio Bortolazzi ha sottolineato il fatto che «Lombardia, Veneto e Trentino formano ormai un sistema economico omogeneo, dotato di una società aeroportuale con due piste: Verona e Montichiari», mentre il sindaco paolo Zanotto ha promesso: «Se il Catullo avrà la concessione quarantennale, investiremo molto per la Regione del Grada». Concetti analoghi sono stati espressi dall’assessore provinciale ai trasporti Alberto Martelletto. Certificazione e concessione ci sono: ora resta da costruire la strategia degli accordi e di rapporti di collaborazione-competizione con gli altri scali dell’asse Milano-Venezia.

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