lunedì, Aprile 29, 2024
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L’Ulss 22 fa scuola di sanità «Accorpare per migliorare»

Il direttore amministrativo Romano al Carnacina

L’importanza e la valenza della comunicazione soprattutto nel cercare di dare risposte adeguate alle attese dei cittadini. «In questo settore sicuramente non sono mancati ritardi da parte nostra», ha ammesso il direttore amministrativo dell’Ulss 22 intervenuto nella mattinata di ieri all’incontro con gli studenti dell’istituto alberghiero Carnacina per illustrare come opera la sanità sul territorio. Nel dare risposta alle domande dei giovani impegnati nel contesto del programma di igiene pubblica al progetto intergrazione scuola-distretto sanitario, Michele Romano ha evidenziato l’importanza non solo per le giovani generazioni ma anche per lo stesso settore imprenditoriale di conoscere il funzionamento di un servizio che favorisce «la crescita di una comunità e di un paese». Si è trattato di un momento di studio integrativo collegato al settore alimentazione, come ha precisato il preside dell’istituto Armando Gallina, che ha ricordato di essere stato negli anni Ottanta il primo presidente dell’allora Ulss con la nascita dei distretti. L’incontro tra scuola e sanità è stato promosso da Lucia Rossi e Serena Dall’Ovo insegnanti rispettivamente di scienza dell’alimentazione e di diritto, in collaborazione con il direttore del distretto sanitario Michele Bezzan, le coordinatrici Cleope Ferranda e Loredana Ferrari e con Bruna Fraccaroli, responsabile dell’Ufficio comunicazioni. «Un momento per essere vostri interlocutori e farvi crescere come cittadini», ha puntualizzato Romano, impegnato ad illustrare ai ragazzi un tema fondamentale come quello dell’assistenza sanitaria. Il sistema è partito nel 1200 con i centri di accoglienza gestiti dalle confraternite per passare poi agli ospedali civili e approdare con la riforma del 1969 agli ospedali pubblici come risposta alle iniziative delle singole comunità. Alla fine il cambiamento storico dettato dal bisogno di una sempre maggiore qualità della salute, ma anche dalle risorse e della grande tecnologia che non può essere garantita agli «ospedali sotto casa». «Una scelta obbligata, quindi, quella dell’accorpamento delle strutture», ha detto il direttore amministrativo, «non contro qualche cosa ma per migliorare il livello di qualità della sanità. Un cammino», ha poi precistao Romano, «non dettato da problemi di medici o di infermieri ma dall’impossibilità di garantire ospedali adeguati, avanzate tecnologie e servizi ad alti costi in strutture sparse sul territorio. E la nostra colpa», ha quindi aggiunto il dirigente sanitario, impegnando i giovani a divulgare il messaggio, «è stata quella di non aver fatto capire alla gente che questo è frutto di un mutamento per andare verso il meglio, potenziando nello stesso tempo strutture come i distretti sanitari, luoghi dove i cittadini devono rivolgersi per avere indicazioni adeguate in risposta ai loro problemi di assistenza sanitaria». La delegazione dell’Ulss ha poi visitato, accompagnata dal preside Gallina e dal vice Domenico Bongiovanni la sede della scuola di via Europa Unita con già appaltati i lavori per l’aggiunta di una nuova ala per un intervento complessivo di un miliardo e mezzo di vecchie lire.

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