giovedì, Marzo 28, 2024
HomeAttualitàIl museo cerca una sede
Fino al 15 settembre orario «allargato» per le visite. Troppa umidità nel seminterrato del Comune

Il museo cerca una sede

Il archeologico, aperto tutto l'anno, fino al 15 settembre amplia l'orario di visita: quello estivo prevede l'apertura il martedi, giovedì e sabato, la mattina dalle 10 alle 12,30 e il pomeriggio dalle 16,30 alle 19; la domenica solo il mattino, dalle 9 alle 12. Il museo, situato nel seminterrato del municipio ed inaugurato nel 1990, espone i materiali raccolti in un villaggio preistorico situato ai bordi di un antico lago intermorenico in località Cà Nova che, bonificato nel 1980, portò alla luce importanti testimonianze del sito. Al museo sono esposti anche materiali archeologici di aree limitrofe e di epoche diverse, sopratutto di età romana. Nel tempo la struttura, organizzata in tre sale espositive, si è trasformata in centro di raccolta di reperti di un'ampia zona dell'entroterra gardesano.La prima sala è interamente dedicata al villaggio di Cà Nove: età del bronzo con esposti oggetti di uso domestico, ceramiche, vasi, ornamenti per l' abbigliamento e la tessitura. Nella seconda sala sono esposti materiali e manufatti di epoche diverse rinvenuti nei paesi di Affi, Costermano, Pastrengo e Cavaion. I pezzi più pregevoli di questa sala sono di età romana, in particolare un frammento di stele funeraria in marmo rosso Verona e un bronzetto che raffigura una divinità marina. La terza sala è dedicata alla necropoli di età romana (III-IV secolo dopo Cristo) di località Bossema di Cavaion: al centro è stata ricostruita integralmente una delle otto sepolture rinvenute. Si tratta di una sepoltura ad inumazione, di forma rettangolare, sulle cui pareti, originariamente affrescate, sono stati ricavati dei loculi con riposti dei corredi. Lo scheletro ricomposto è pressochè integro. Si tratta, insomma, di un patrimonio culturale di particolare rilevanza per il Comune di Cavaion che ha messo a disposizione una parte seminterrata del palazzo municipale per l'esposizione. Questi locali però sono soggetti a importanti infiltrazioni di umidità, tanto che alcuni reperti rischiano di essere danneggiati. Per questo il sindaco non esclude che con i lavori di ristrutturazione del rustico di Villa Trabucchi e quindi con la creazione di nuovi spazi aggregativi per le attività sociali e culturali che attualmente si svolgono in Corte Torcolo, possano essere studiate nuove soluzioni per la sede del museo, meta di numerosi studiosi, turisti, percorsi didattici scolastici e appassionati di archeologia.

Articolo precedente
Articolo successivo
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video