Il direttore del Centro nazionale terremoti presso l’Istituto di geofisica e vulcanologia di Roma, Alessandro Amato ha ospitato il direttore della stazione sismica Pio Bettoni di Salò, Piero Fiaccavento, e il tecnico Carmelo Pezzotti, esperto nel trattamento della affumicatura della carta per la registrazione dei dati dai sismografi Wirckert, installati su apposite piastre mobili. I due hanno potuto visitare l’Istituto, parlare con alcuni studiosi e osservare attentamente le operazioni svolte. Con questo incontro è iniziato un rapporto di collaborazione amichevole tra Fiaccavento e i ricercatori dell’Ingv, che hanno inserito la stazione gardesana nel progetto internazionale Sismos, in quanto una delle più longeve d’Italia (creata nel 1877 da Carlo Gritti, con l’interessamento dell’Ateneo locale, del Cai, della Deputazione provinciale di Brescia, della duchessa Maria de Ferrari, dei principi Scipione e Anna Maria Borghese, i proprietari dell’isola, sta funzionando ininterrottamente da 126 anni). Un mese fa il responsabile del progetto Sismos (Rossi), Amato e i dirigenti dell’Ufficio centrale delle politiche agrarie ministeriali avevano visitato il Pio Bettoni di Salò, controllando lo stato di conservazione della strumentazione storica e la documentazione archivistica. Gli attuali sensori continuano a inviare segnali a Roma. La delegazione si era congratulata del lavoro svolto, elogiando soprattutto la famiglia Foffa e invitando gli amministratori locali a mantenere la struttura per le future generazioni.
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L’osservatorio in visita a Roma
Il «Pio Bettoni» di Salò ricevuto all’istituto di geofisica
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