La serata per la presentazione del Piano del commercio è stata l’occasione, per commercianti e amministrazione, di confrontarsi sui temi della viabilità, dei parcheggi e della possibilità di ritorno in centro storico del mercato settimanale, che nel 1993 era stato spostato da piazza d’Armi al piazzale esterno di Porta Brescia. Un’ipotesi, quella del rientro, sentita e condivisa dagli esercenti del centro; più cauta, invece, la posizione degli amministratori. L’assessore Paolo Melotti prima e il sindaco Umberto Chincarini poi hanno infatti ricordato i problemi legati a un nuovo spostamento: trovare lo spazio per tutti i banchi, 186 nel periodo estivo, molti dei quali di dimensioni maggiori rispetto al passato; definire con gli ambulanti, probabilmente restii a un nuovo trasloco, le aree dove collocarsi, «perché la loro ricchezza è il posto che si creano», ha sottolineato Chincarini, ricordando il ruolo della commissione mista, composta da commercianti e ambulanti, che doveva lavorare anche su questo argomento. «Noi abbiamo dato la disponibilità a sottoscrivere qualunque decisione adottata dalla commissione, purché rispettosa dell’interesse generale del problema. Ma al momento non c’é ancora nulla», ha detto il sindaco. «A differenza del commercio stanziale, il mercato ha associazioni forti di categoria; la mancanza di una coesione fra i negozianti è un problema per la crescita professionale del settore», ha aggiunto Melotti; gli ha risposto uno dei commercianti parlando della serata come di uno stimolo per creare al più presto un’associazione di categoria: «Abbiamo la necessità di essere uniti per farci sentire». «È nostra intenzione rispettare l’impegno preso nei confronti della commissione mista e, quindi, non sovrapporci al suo lavoro. L’amministrazione», ha detto Chincarini concludendo l’argomento, «può però convocare a breve i rappresentanti sindacali degli ambulanti; quindi promuovere un secondo incontro con i commercianti, in modo da prepararci per l’inverno prossimo e ragionare su cosa fare del mercato». Un ragionamento, ha ribadito il sindaco, che deve essere fatto in tempi brevi anche in previsione «del progetto di riordino di piazza d’Armi, che deve tener conto dell’eventuale presenza dei banchi». Sul futuro della piazza e sulle polemiche per l’ipotizzato parcheggio sotterraneo è intervenuto il sindaco, che non ha nascosto il proprio fastidio per le iniziative del comitato contrario al parcheggio riportate anche dalla stampa. Chincarini ha quindi ribadito: «Non è stato deciso ancora nulla. Già nel piano regolatore del 1996 la scheda di piazza d’Armi presentava un progetto unitario in cui era previsto un parcheggio sotterraneo e la riqualificazione della superficie: il sagrato della chiesa, aree per giochi, spazi per la sosta veloce». Degli scavi effettuati dalla Soprintendenza, a spese di un privato, Chincarini ha detto che l’amministrazione ha voluto «Vedere cosa c’è sotto il manto stradale , così da valutare ogni possibilità solo dopo la risposta, che ancora aspettiamo, dalla Soprintendenza. Per l’edificio della scuola elementare, che mi si accusa di voler svendere, stiamo attendendo che il perito incaricato – architetto Luciano Marchesini – ci dica quale sarà la base d’asta. Come fatto con il terreno dei Pioppi, che abbiamo venduto e non svenduto, per poi realizzare la passeggiata a lago». Chincarini ha concluso assicurando i commercianti: «Nel futuro sarete informati delle risposte di Soprintendenza, dell’architetto Marchesini e delle decisioni prese sulla piazza».
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Affollata assemblea con esercenti, sindaco e assessore al commercio sul futuro di piazza d’Armi e ambulanti. Commercianti favorevoli al ritorno dei banchi, tiepida l’amministrazione