venerdì, Aprile 26, 2024
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Nonostante i tagli, il bilancio 2004 chiude in ordine

Il sisma scuote le casse. Diminuzione dell’Ici

A Salò il terremoto del 24 novembre ha provocato danni in moltissime case («finora abbiamo raccolto 400 richieste di intervento – ha detto il sindaco Giampiero Cipani – prevediamo che alla fine saranno 7-800»), influendo anche sui conti del comune. Il ricavato per l’Ici, ad esempio, è diminuito, dopo anni di continuo aumento (tre milioni e 300 mila incassati nel 2004, rispetto ai tre milioni e 69 mila del 2001, ma 48 mila meno del 2003). Idem la compartecipazione Irpef e trasferimenti dallo Stato (un milione e 387 mila contro un milione e 402 mila dell’anno precedente), gli oneri di urbanizzazione (un milione e 119 mila, rispetto a un milione e 197 mila del 2003) e le sanzioni stradali (479 mila contro 485 mila del 2003). Sono invece aumentate le riscossioni per la tassa rifiuti (un milione di euro, 12 mila in più) e i parcometri (643 mila, 28 mila in più). Sono queste le voci su cui poggia il bilancio del municipio. «Le risorse necessarie per far fronte al fisiologico incremento delle spese – spiega l’assessore Bruno Marelli – sono state reperite attraverso il progressivo allargamento della base imponibile ICI per effetto dell’attribuzione delle rendite catastali definitive, della realizzazione di nuovi edifici, della ristrutturazione dei vecchi, dell’attività di accertamento dell’ufficio tributi». Per contro, molte abitazioni danneggiate hanno potuto usufruire di esenzioni. «E le contravvenzioni – aggiunge il sindaco – sono diminuite perchè, dopo il terremoto, i vigili urbani hanno assunto un atteggiamento prudente». I parcometri invece continuano a fruttare. «Una crescita stabile – sottolinea Marelli – coerente con l’affluenza di turisti. Aumentare le tariffe? No. Si rivedrà soltanto il piano soste, per favorire i residenti». L’assessore prosegue l’analisi del consuntivo ricordando che la spesa corrente è stata di otto milioni e 386 mila euro, di cui il 17%, un milione e 384 mila, per il sociale. Gli investimenti: quattro milioni e 615 mila. «In cinque anni – aggiunge – abbiamo realizzato opere pubbliche per 19 milioni e 189 mila euro: cinque milioni e 507 mila con gli oneri di urbanizzazione, due milioni e 923 mila con avanzo di amministrazione, due milioni e 672 mila grazie a contributi, due milioni e 428 mila utilizzando gli incassi derivanti da vendite di beni, cinque milioni e 187 mila ricorrendo a mutui, 470 mila con altre fonti». Il patrimonio netto, vale a dire la differenza tra le attività (gli immobili di proprietà, le liquidità, i crediti, le rimanenze di materiali) e le passività (debiti verso terzi), è cresciuto di due milioni e 444 mila euro. Ora ammonta a 19 milioni di euro. Come dire che, a livello contabile, l’azienda-municipio vale complessivamente circa 37 miliardi di vecchie lire. «Il bilancio è sano – conclude Marelli – e questa solidità ha consentito di affrontare senza grossi affanni le prime urgenze dopo il terremoto. Nonostante le notevoli difficoltà riconducibili ad alcune incongruenze normative ed al fisiologico incremento della spesa corrente, abbiamo inoltre rispettato i vincoli del Patto di stabilità». Il bilancio, certificato dai revisori (Albino Assalve, Domenico Salerno e Pier Franco Savoldi), è stato approvato dalla maggioranza e bocciato dall’opposizione.

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