domenica, Aprile 28, 2024
HomeAttualitàItaly & South Eastern Europe Investment Forum, a Verona organizzato dal Ministero...
Fabio Bortolazzi, Presidente della Società Catullo Spa, che gestisce gli aeroporti di Verona e Brescia, nell’intervento di oggi in occasione del Italy & South Eastern Europe Investment Forum, organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico, detta i prossimi step della strategia di sviluppo degli scali: diversificazione dei flussi di transito e attuazione del progetto di sistema tra gli scali di Verona e Brescia e gli aeroporti milanesi.

Italy & South Eastern Europe Investment Forum, a Verona organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico

 L’intervento di Fabio Bortolazzi, Presidente della Società Catullo Spa, all’interno del Italy & South Eastern Europe Investment Forum è l’occasione per tratteggiare la strategia che sarà attuata già nei prossimi mesi per lo sviluppo dello scalo veronese e bresciano. Due gli elementi cardine: diversificazione dei flussi di transito con apertura al low cost e attuazione del progetto di sistema integrato di aeroporti più grande del Sud Europa, South European Airport System, attraverso l’alleanza con gli scali milanesi.La crisi che affligge il mercato del trasporto aereo dal 2008 (Eurocontrolha annunciato nel 2009 un calo del -6,6% sul traffico 2008 in Europa),rendendo lo scenario estremamente complesso, impone scelte strategichemolto forti sia nel breve che nel lungo periodo. Recentemente l’Aeroportodi Verona è stato protagonista di due avvenimenti fondamentali:l’avviamento del passaggio di status da militare a civile, con unprogressiva conversione degli spazi di proprietà dell’Aeronautica Militarea spazi civili, e affidamento della gestione dello scalo in concessionequarantennale alla Società Catullo Spa, registrata alla Corte dei Conti il12 febbraio 2009. Questi due elementi sono strettamente collegati efunzionali all’attuazione del piano di sviluppo che interesserà lo scalonei prossimi quattro anni con investimenti che al momento si stimanointorno ai 78 milioni di euro complessivi per l’arco temporale indicato,con una crescita del traffico che si attesterà nel 2014 intorno ai 4,5milioni di passeggeri in transito.Il piano industriale si muoverà su diverse aree quali ad esempio losviluppo infrastrutturale delle aree destinate all’accoglienza deipasseggeri e alla movimentazione dei vettori, l’aperture di nuove trattefinalizzate alla crescita del traffico sia incoming che outgoing,  e losviluppo dei ricavi commerciali grazie ad un potenziamento dell’area nonaviation. In particolare, si punta ad un potenziamento dei collegamenti lowcost proseguendo l’attuale politica di diversificazione del traffico(linea, charter e low cost). Si sta lavorando ad uno sviluppo delleinfrastrutture per differenziare il flusso di passeggeri: in questo modol’utenza business troverà un servizio allineato con le sue esigenze, mentreal viaggiatore low cost verrà offerto un servizio differente in base allesue necessità. In particolar modo, già da quest’anno sarà pronto ilterminal dedicato al traffico low cost, così pure si punta al potenziamentodelle aree commerciali, dei servizi e dei parcheggi sempre dedicati alviaggiatore low cost. Da evidenziare inoltre che lo scalo di Verona, datoil cambio di status da militare a civile, con la progressiva conversionedegli spazi da militari a civili, ha una potenzialità di sviluppo diquattro volte superiore all’attuale capacità.Il piano di sviluppo per lo scalo Montichiari già presentato ad Enac potràessere attuato solo dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato (16febbraio 2010) circa la questione della concessione. Se la Società Catullosarà riconosciuta unica società legittima a ricevere la concessione, silavorerà per sviluppare ulteriormente  la vocazione cargo dello scalobresciano e a latere allo sviluppo progressivo dell’aviazione generale,oltre al traffico low cost e charter fino a saturazione della capacità.L’altro elemento chiave della strategia per lo sviluppo degli scali è ilprogetto che prevede la costituzione di un unico Sistema Aeroportuale,South European Airport System, coinvolgendo gli scali milanesi e gli scalidi Verona e Brescia. Il progetto, a cui si lavora da mesi, primo ed unicoin Italia, creerà un sistema in grado di competere con i maggiori sistemiaeroportuali integrati del Nord Europa, riferendosi ad una catchement areadi circa 60 milioni di passeggeri e oltre un milione di tonnellate cargoannue. L’asse attraverserà virtualmente tutto il nord Italia, creando unlink strategico e funzionale tra gli Aeroporti di Verona, Brescia e gliscali Milanesi.Le analisi hanno prospettato ottime opportunità economiche e commerciali,assegnando a ciascuno scalo una propria specificità di cui siavvantaggerebbe tutto il sistema. Verona vedrà la propria utenza business eturistica crescere, attraverso una strategia di diversificazione (linea,low, charter), diventando la piattaforma per il traffico passeggeri delNord Est, e operando in sinergia con il traffico degli scali milanesi(soprattutto Linate, prossimo alla saturazione). Brescia sarà piattaformalogistica d’eccellenza sfruttando a pieno la pista di 3000 metri, tenutoanche conto delle limitazioni imposte dalla prossimità fisica conl’aeroporto di Ghedi strategico per la difesa nazionale. Gli scali milanesirafforzerebbero le loro attuali specializzazioni (tratte a lungo raggio,cargo e utenza business).I nuovi sviluppi infrastrutturali che saranno completati nei prossimi annirenderanno intermodalità e accessibilità agli scali ancora più veloce efacile. Pensiamo ad esempio all’alta velocità Milano-Verona, la BreBeMi checollegherà Brescia con Milano entro il 2012, il collegamento dell’aeroportodi Brescia con la nuova autostrada Ospitaletto-Montichiari (la “CordaMolle”). In questo modo il sistema aeroportuale di Verona e Brescia sicostituirà sempre più polo intermodale per lo sviluppo delle attivitàproduttive del bacino di riferimento.Per entrare nella nuova fase attuativa del progetto di sistema si lavoraora al coinvolgimento pieno della compagine azionaria per una condivisioneconvinta del progetto e della sua capacità  di dare rilevanti opportunità erisultati economici e di sviluppo al territorio.Con riferimento alla situazione attuale, il flusso di traffico nel 2009 siè attestato intorno ai  4 milioni di passeggeri in transito dagli scali diVerona e Brescia. I due scali offrono collegamenti di linea, low cost echarter, per tutte le più ambite destinazioni leisure e business italiane,europee ed extraeuropee. Verona in particolare è il secondo aeroportod’Italia per traffico charter.Dai due scali operano Compagnie Aeree nazionali e internazionali, quali AirFrance, Alitalia, Lufthansa, Meridiana, Ryanair, Wind Jet, Air Malta, AirSlovakia, Blue Air, Albanian Airlines, Belle Air, Carpatair, Vueling,Transavia e Germanwings, oltre a Air Dolomiti ed Air Italy, che hanno fattodi Verona il loro scalo di riferimento. Verso l’area del Sud Est Europa, acui il territorio guarda con interesse per le opportunità commerciali daattuare, abbiamo collegamenti con Bucarest, Chisinau, Pristina, Skopje,Sofia e Tirana con fattori di riempimento che nel 2009 ha toccato valorianche superiori al 70%.Nella strategia di sviluppo degli scali, si guarda con grande interesseanche al Sud Est Europa, che negli anni ha infittito le relazioni con ilnostro Paese. Intendiamo quindi potenziare i collegamenti di traffico, siapasseggeri che merci, con quest’area geografica assecondando e sostenendole esigenze commerciali del territorio, in linea con la linea strategicagià descritta di diversificazione dei flussi e specializzazione degliscali.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video