giovedì, Maggio 2, 2024
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Il presidente Aventino Frau propone di rendere definitiva la chiusura, oggi limitata al periodo da aprile a fine ottobre

La Comunità del Garda: «Al via un nuovo piano mobilità in tutta la zon

«Chiudere per sempre il traffico dei tir sulla Gardesana? È difficile da poter realizzare». Il presidente della Comunità del Garda, Aventino Frau, non è un tipo da facili sparate. Tutt’altro. Dosa bene le parole e sgombera subito il campo da facili trionfalismi per chi sogna di non trovare più code in riva al lago. «Intanto», dice, «abbiamo ottenuto la chiusura ai bisonti della strada sulla Gardesana con massa superiore a 7,5 tonnellate dall’8 aprile fino al 31 ottobre». Ma l’obiettivo è quello di allungare il periodo di chiusura della statale. «Non posso pretendere che il divieto di transito dei camion si prolunghi per tutto l’anno ma qualche mese in più non guasterebbe», auspica il senatore uscente di Forza Italia. Strade più libere anche nelle mezze stagioni, insomma, «per rendere più attraente ai turisti il lago anche in quei mesi», afferma Frau.Ma più che al futuro, si pensa al presente e alla tante magagne ancora da risolvere. A partire dai sorpassi dei tir sulla bretella che unisce Affi a Peschiera. «Queste manovre talvolta molto pericolose provocano code e rallentamenti, ostacolando l’arrivo dei turisti sulle rive del Garda», segnala il presidente della Comunità. Un pessimo biglietto da visita al quale bisogna porre presto i rimedi necessari. «Servono più controlli sulle strade» invoca Frau. E aggiunge: «È necessaria anche una normativa più severa: ne va della sicurezza per automobilisti e passanti». Ma tutto ciò potrebbe non bastare perchè resta il problema dei camper: «Anche con il transito di questi mezzi si formano code di auto visto che sulla Gardesana spesso è impossibile superare».D’altro canto ripensare alla circolazione su tutta l’area del Garda è indispensabile: «Ogni anno in estate arrivano 17 milioni di turisti e occorre migliorare l’accoglienza in ogni settore». L’emergenza, però, sembra essere già scattata: «Guardi oggi (ieri per chi legge ndr)», rivela Frau al telefono, «mi trovo sulla Gardesana, sono le 15.30 e già adesso che siamo fuori stagione si è formato un fiume di auto che, anche se mobile, sta provocando non pochi disagi agli automobilisti».Eppure i punti cruciali del traffico sulla Gardesana non mancano. Ci sono Gardaland e la Caneva che attraggono una gran quantità di turisti. E poi i turisti e i vacanzieri del fine settimana. Senza contare chi sul lago ci abita e ci lavora. Un condensato di esigenze che molto spesso manda in tilt il traffico sul Garda. Con la prospettiva di perdere quote considerevoli del più che mai competitivo mercato turistico. «Non è vero che a Roma il governo è rimasto indifferente: – chiarisce Frau – ogni volta che ho parlato con il ministro Pietro Lunardi, l’ho trovato sempre disponibile ad accogliere le richieste di chi vive e lavora sul lago di Garda».Di soluzioni, in realtà, ci sarebbero: c’è chi come il sindaco di Peschiera, Umberto Chincarini parla di un potenziamento del trasporto di merci e persone su acqua. «Sono d’accordo con l’esponente della Lega – chiarisce Frau – anche perchè 100 e più auto su un traghetto più volte al giorno rappresentano una notevole riduzione di mezzi sulla Gardesana».E a chi gli ricorda i tagli del governo nella finanziaria alla voce navigazione dei laghi, l’esponente di Fi ricorda che «sono già stati posti rimedi. Il ministero, per esempio, ha dato il suo via libera per l’assunzione di stagionali alla Navigarda, indispensabili per poter aumentare le corse».Il presidente della Comunità del Garda, però, ammette che occorre studiare «un piano alternativo di viabilità per tutta la zona del lago anche se adesso è arrivato il momento di calmare subito la febbre alta, provocata dall’emergenza traffico». Le prospettive, però, sembrano tutt’altro che rosee ad iniziare dai problemi strutturali sulla strada che costeggia tutto il lago. «Occorre tenere presente anche la Gardesana occidentale in Trentino che non ha sbocchi» sottolinea Frau. E conclude: «Abbiamo anche avversari con i quali ci scontriamo da anni. Basti pensare ai dirigenti della grossa ditta di trasporti «Arcese» di Arco che da sempre fa transitare i suoi mezzi sulla Gardesana provocando ingorghi e disagi agli automobilisti».

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