lunedì, Aprile 29, 2024
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Mutui record ma i prezzi sono alle stelle

La domanda sale del 22,8%

Calano i tassi di interesse sui mutui ma si impennano i prezzi delle case e gli affitti diventano sempre più onerosi. Chi intende acquistare una casa si trova quindi di fronte ad uno scenario a due facce: da un lato i tassi di interesse, scesi dal 14% degli anni scorsi al 5,8% del quarto trimestre 2002, un livello molto basso che ha fatto lievitare le richieste (»22,8% nel 2002 rispetto al 2001). Dall’altra parte però, i prezzi degli immobili crescono rapidamente e gli affitti si impennano. Il mercato immobiliare italiano, nonostante i prezzi alti, continua a galoppare seppur ad un ritmo più lento di quello degli scorsi anni: per la fine del 2003 si prevede un fatturato superiore a 84 miliardi di euro (»6,3%). Questa la fotografia del mondo immobiliare scattata dall’Osservatorio del Mercato Ipotecario, edito da Abbey National Bank in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e da Scenari Immobiliari, istituto indipendente di studi e ricerche. Dall’analisi emerge lo stretto rapporto fra le principali variabili micro e macro-economiche e la domanda di mutui, e cioè il fatto che «la domanda di mutui influenza i prezzi degli immobili» e quello che «l’andamento del Pil anticipa di circa un anno la domanda di mutui», e la crescita dell’uno porta alla crescita di richieste di denaro. Lo scorso anno, il rapporto erogazioni mutui e pil si è attestato a 2,93%, mentre nel 2001 era pari al 2,46%. Fra le regioni che erogano di più in relazione al prodotto interno lordo si piazza la Toscana, dove le erogazioni di mutui rappresentano il 4,46% sul pil regionale. Al secondo posto la Lombardia (3,79%), seguita da Lazio (3,73%) e Veneto (3,27%). Complessivamente, nel 2002 sono stati erogati mutui per 36,9 miliardi di euro, il 22,8% in più rispetto ai 30,05 miliardi del 2001. Le erogazioni di mutui sono aumentate in tutte le regioni d’Italia, fatta eccezione per la Valle d’Aosta (da 54 mln in 2001 a 49 mln nel 2002), il Friuli Venezia Giulia (da 868 mln dello del 2001 a 785 mln nel 2002) e l’Umbria (da 619 mln a 481 mln): si tratta delle uniche tre Regioni in cui anche il rapporto erogazioni-pil è sceso (-11% Valle d’Aosta, -12% Friuli Venezia Giulia, e -25% Umbria). Con il calo dei tassi di interesse sui mutui, il mercato immobiliare italiano, secondo Scenari Immobiliari, chiuderà il 2003 con il segno più: il fatturato subirà una crescita del 6,3% rispetto al 2002, attestandosi a 84 miliardi di euro.

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