giovedì, Settembre 18, 2025
HomeManifestazioniAvvenimentiLa Francia pronta a curare le «ferite» di Napoleone
Sopralluogo del console Rouillard al monumento in località Canale eretto a memoria della battaglia del 1797. Illuminazione e segnali migliori tra gli interventi suggeriti per valorizzarlo. E forse ripristinerà l’alta colonna distrutta dagli austriaci

La Francia pronta a curare le «ferite» di Napoleone

Rivoli . «Un luogo davvero bello, dove si respira la storia». Sono le prime parole pronunciate dal console francese davanti al monumento napoleonico in località Canale. Alain Rouillard, accompagnato da un collaboratore, è rimasto profondamente toccato dalla bellezza e dalla profonda sacralità che l’opera e il luogo stesso emanano. L’imponente basamento marmoreo, infatti, che conserva sui quattro lati epigrafi commemorative della battaglia avvenuta il 14 gennaio 1797 e delle numerose vittime che caddero nello scontro, è stato costruito su un’altura di forma circolare ed è cinto tutt’intorno da alti cipressi. Il console francese è giunto a Rivoli su invito del sindaco Armando Luchesa e dell’amministrazione comunale per verificare le condizioni del monumento, di proprietà dello Stato francese, e le condizioni in cui si trova. «Il 25 gennaio scorso», ha precisato il sindaco, «ho scritto una lettera all’Ufficio tecnico dell’Ambasciata di Francia per informarli delle condizioni precarie in cui si trova il compendio monumentale. Mi sembrava doveroso sollecitare l’Ambasciata a una verifica e a un incontro per concordare insieme gli interventi necessari alla sua conservazione. Ma non immaginavo di certo una risposta così veloce». Infatti, bisogna dire che i francesi non hanno perso tempo. Il 5 febbraio l’ambasciatore di Francia, Jacques Blot, aveva già informato il sindaco di aver concordato con il Consolato generale di Milano un esame della situazione, oltre che un possibile incontro con il console stesso. E il 28 febbraio è arrivata a Rivoli la richiesta d’autorizzazione per un piano di manutenzione straordinaria del monumento stesso, comprensivo di tutta una serie di lavori: pulizia dell’intera area e in modo particolare delle superfici marmoree del monumento; sigillatura delle connessure che provocano infiltrazioni d’acqua nella struttura; rifacimento delle scritte; sistemazione del verde circostante e posa in opera di due aste portabandiera. Oltre a questi possibili primi interventi proposti dai francesi, Luchesa ha discusso con il console anche di altri piccoli accorgimenti utili alla valorizzazione dell’opera. Considerata la posizione in cui si trova il monumento, tra l’Adige e l’autostrada del Brennero», ha spiegato «si possono pensare lavori come un impianto di illuminazione notturna, che renda sempre ben visibile il monumento, un’opportuna segnaletica e magari anche un miglioramento delle vie di accesso». Il console Alain Rouillard non ha nascosto il parere più che favorevole a tutte le varie iniziative. «Mi sembra non siano cose difficili da realizzare, con un po’ di buona volontà. Sono venuto a Rivoli sia per creare tra noi e l’amministrazione del paese un contatto che sia proficuo sia per valutare personalmente la possibilità di sviluppare un progetto importante che merita di essere studiato in ogni particolare». Il console, infatti, non ha escluso la possibilità di ripristinare completamente l’originaria fattura del monumento, che comprendeva un’alta colonna in seguito distrutta dagli austriaci. «Perché no!», ha esclamato. «Non ritengo che tale possibilità possa essere esclusa a priori. Naturalmente bisognerà consultare il parere degli esperti in merito». Più che disponibile, naturalmente, il primo cittadino rivolese. «L’amministrazione è pronta a fare tutto ciò che è in suo potere. Credo che in questo momento, in cui si sta costruendo tutti insieme l’Europa, il monumento napoleonico possa offrirci la preziosa occasione di lavorare insieme da popolo europeo quale ormai dobbiamo essere. Certo, si tratta di definire bene l’entità dei lavori da eseguire e le diverse competenze». Un parere condiviso, oltre che da Luchesa e da Rouillard, anche da Ulderico Ragno, vicesindaco, e Lario Zerbini, responsabile del Museo napoleonico di Rivoli, entrambi presenti all’incontro con il console francese. Al termine della visita in località Canale, il console ha voluto visitare proprio il museo, fondato da Luigi Galanti nel 1973 e tutt’oggi di proprietà della famiglia, accompagnato dal nipote del fondatore, Lorenzo da Pra Galanti. Il console ha potuto così ammirare, tra tutte le stampe, i documenti e i vari oggetti esposti, anche il plastico della battaglia di Rivoli del 1797, battaglia che si è decisa attorno al luogo dove poi Napoleone volle costruire il monumento. «Si capisce bene che questo luogo», ha alla fine affermato il console, colpito dalla grande qualità del materiale raccolto, «non è nato da un capriccio della famiglia Galanti, ma dal desiderio di comunicare un messaggio positivo: i momenti della nascita di una nazione e la riconoscenza degli italiani alla Francia». Una riconoscenza che ora a Rivoli si augurano diventi anche una preziosa collaborazione per la sistemazione e valorizzazione del monumento napoleonico.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video