La «Monte Suello», la sezione che raggruppa gli alpini dell’intera Valle Sabbia e della riviera occidentale del Garda, ha compiuto 80 anni di gloriosa storia. Le celebrazioni sono iniziate con la presentazione del libro che ripercorre il lungo periodo. Nella Sala dei Provveditori del Palazzo comunale di Salò, gremita di penne nere, sono intervenuti il presidente Fabio Pasini, il sindaco giampiero cipani, Alberto Cavalli (presidente della Provincia), Alessandro Sala (assessore provinciale allo Sport), il generale Flavio Zordan, vice capo di Stato maggiore per il Nord Italia e lo storico Domenico Fava, che ha svolto buona parte del lavoro di ricerca e stesura.«Nel 1926 la sezione si è staccata da quella di Brescia — ricorda Pasini -. Gli ideali di allora, quanto mai attuali ‑mantenere vive le tradizioni del corpo, voler bene alla montagna, calarsi nella realtà locale per dare una mano ai vivi ricordando i morti — sono riusciti a tenere legata per tanti anni l’associazione. Il libro vuole essere la memoria di quanto fatto. E rammenta fatti, aneddoti, atti di generoso altruismo, semplici o grandi slanci di aiuto tangibile a chi è nel bisogno, interventi nei vari paesi, eseguiti con generosità, impegno e sacrificio. Scorrendo la storia di tutti i gruppi si percepisce il senso di radicamento sul territorio. L’abolizione della leva obbligatoria rende ora più difficile il ricambio generazionale, ma non per questo dobbiamo avere timore di affrontare altri impegni in campo sociale e civile». Pasini ha ringraziato i vari autori e la banca valsabbina, che ha sponsorizzato la pubblicazione.«In questo libro — ha aggiunto Cavalli — troviamo la traccia di ore di lavoro donate alle comunità, che lasciano intravedere i volti dei nostri alpini, i loro gesti, la franchezza, la serenità nel costruire opere imponenti di solidarietà. Cifre che riassumono generosità e dedizione. In primo luogo vi sono la scuola Nikolajewka e il recupero del rifugio di Campei di Cima, sul crinale della montagna, nel territorio di toscolano maderno. La sezione celebra la sua fondazione con la fiducia che spinge a guardare avanti, e genera fratellanza».E il sindaco Cipani: «Ne hanno percorsa di strada, dal 1926. Gli alpini della Monte Suello hanno attraversato vicende nelle cui pieghe è possibile ripercorrere la storia più intima e quotidiana della nostra città, del suo progressivo sviluppo e delle inevitabili difficoltà, alle quali siamo riusciti a far fronte. E’ buon testimone il terremoto del novembre 2004. Una presenza, la loro, che merita tutta l’attenzione possibile. Il comune ha concesso dapprima, al gruppo di Salò, gli spazi sotto le tribune dello stadio di calcio e, nel prossimo settembre, alla sezione, la nuova sede ricavata nel Palazzo dell’ex liceo e che, in passato, dal 1915 al 1943 ospitò la caserma Cantore, con i battaglioni Vestone, Val Chiese, Monte Suello e Cavento».