L’Istituto Alberghiero di Desenzano scoppia di salute. Tanto che il prossimo anno scolastico dovranno essere aggiunte nuove aule esterne all’attuale complesso di via Michelangelo. Cinque o sei locali che saranno ricavati in un immobile a due passi, quindi senza particolari disagi per studenti e docenti. La gara d’appalto sarà aperta a giorni. L’anno scorso c’erano 460 iscritti, ma quest’anno verrà sfondato il tetto dei 500: si parla di non meno di 520 studenti ai quali si devono aggiungere i 240 della sede di Gardone Riviera, la principale del «Caterina De’ Medici». Ieri, intanto, a Desenzano c’è stata una festa voluta dai vertici scolastici (il preside Adalberto Avanzi e il direttore Walter Mesar) che hanno invitato autorità e rappresentanti del settore turistico al «saggio» di fine anno scolastico a suon di menù elaborati. Ma qual’è il motivo di tanto successo dell’Alberghiero? «E’ una scuola che permette un inserimento immediato nel mondo del lavoro, e poi – ricorda Avanzi – l’economia turistica è trainante per questo istituto. Comunque, le ragioni del successo vanno ricercate anche negli strumenti di cui la scuola di Desenzano si è dotata. Per esempio abbiano 24 postazioni monoblocco in cui l’allievo che si esercita trova frigo, forno, piastra, fiamma e quant’altro serve in una cucina. Abbiamo imitato un prestigioso istituto alberghiero di New York, visitato tempo in un viaggio di studio». Ma c’è sempre l’eterno dilemma a frenare talvolta i ragazzi: davvero la scuola addestra alla perfezione i futuri barman o chef? Per alcuni esperti, presenti ieri alla festa conclusiva dell’anno scolastico, «sono ancora i locali o gli alberghi l’autentico banco di prova». Come dire: la scuola, nonostante i passi avanti degli ultimi anni, deve ancora perfezionarsi per presentare nel mondo del lavoro i futuri professionisti. La sede staccata di Desenzano è nata nel ’79 con una cinquantina di iscritti. I locali erano al piano terra dell’ex collegio Bagatta, che iniziava a diventare la nuova sede comunale. Poi l’Alberghiero si trasferì nel complesso di Montecroce, di proprietà dell’allora Ussl 40. Seguirono anni di battaglie e polemiche perchè le varie amministrazioni ignorarono la necessità di trovare una sede decorosa e funzionale. Quella attuale non rappresenta il top: ricavata da un terreno adiacente alla scuola media «Trebeschi», come abbiamo visto, va già stretta. Ieri i ragazzi hanno offerto un saggio di bravura e i complimenti sono arrivati da tutti. Tra l’altro erano presenti Enzo Dellea (già presidente dei cuochi bresciani), Camillo Chimini (segretario dei «Buongustai»), Gabriella Avanzi (fiduciaria bresciana dell’Amira), Carlo Seruggeri (notissimo chef bresciano oggi commissario d’esame), Giuseppe Dattoli (presidente Arthob), Stefano Lizzeri (delegato di «Arte in Tavola») e molti albergatori e gestori di ristoranti, oltre naturalmente alle autorità: gli assessori provinciali Mauro Parolini ed Ermes Buffoli e amministratori comunali di Desenzano.
!
Boom di iscritti. Le nuove aule saranno ricavate tra breve in uno stabile a pochi metri dalla scuola
L’Alberghiero vola Oltre 500 studenti cercano nuovi spazi
Articoli Correlati