venerdì, Maggio 3, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiL’associazione Fontana vuole ridare al paese i Santi Fermo e Rustico
Il recupero della chiesa è il primo obiettivo

L’associazione Fontana vuole ridare al paese i Santi Fermo e Rustico

Fare cultura oggi non è sempre facile. Promuoverla ed ampliarla ad un vasto pubblico è sempre una buona intenzione; attuarla forse resta un miraggio, anche se oggi più che mai l’informatizzazione e i mezzi di comunicazione, anche planetaria, sono sempre più vicini all’uomo e «all’uscio di casa». L’associazione intitolata allo studioso e farmacista Francesco Fontana è nata oltre dieci anni fa per iniziativa di giovani e meno giovani, amanti degli avvenimenti storici e culturali del loro paese su iniziativa di Umberto Rossetti, che del sodalizio fu il primo presidente. «Oggi l’associazione Francesco Fontana ha raggiunto risultati e livelli insperati», ha spiegato Rossetti nel suo saluto all’assemblea dei soci che si è tenuta nei giorni scorsi. «Ha messo radici profonde sia a Lazise che fuori e ciò mi inorgoglisce, ma soprattutto inorgoglisce Lazise e la sua gente, tanto vicina, da sempre, a Fontana che ha amato Lazise veramente e adesso finalmente Lazise ricambia il suo amore con lo studio della storia, delle tradizioni e dell’arte». E per valorizzare ancora di più le linee portanti della Francesco Fontana, l’attuale presidente Giulio Rama ha presentato le iniziative in corso. Primo obiettivo è la conclusione dei lavori di restauro della chiesa di San Fermo e Rustico e di arrivare alla definizione, fra Comune di Lazise e privati, della controversia sul diritto di passo in località Santi per accedere a chiesa e romitorio. Se ne prevede la definitiva conclusione dopo l’estate prossima. Rama ha poi proposto all’assemblea di acquisire per l’altare dei santi una pala restaurata del ’600 proveniente dalla chiesa antica di San Leonardo, sulle Torricelle a Verona, della scuola del Carpioni. Costerà circa 7.000 euro, a totale carico dell’associazione, o di eventuali sponsor e benefattori. Il presidente ha citato la costituzione di un gruppo di giovani all’interno del sodalizio che sta realizzando una mappa delle strade e stradine che si dipanano sul territorio di Lazise. Mappa che sarà uno strumento importante per far conoscere il territorio di Lazise ai molti turisti presenti in estate. Sempre attraverso l’associazione, il professor Stefano Carlini, del conservatorio di Vicenza, in collaborazione con l’amministrazione comunale e con l’istituto comprensivo Falcone-Borsellino realizzerà un laboratorio musicale lacisiense. «Il progetto è rivolto a tutti gli appassionati cantori in età fra i 14 e 20 anni e tra i 21 e 60 anni, dopo una stage di 30 ore di lezione, della durata di circa due mesi. Ciò», ha spiegato Carlini, «favorirà la partecipazione attiva alla vita culturale del territorio, nonché a promuovere e divulgare la cultura della musica di tutti i tempi». Il test di ammissione al corso, completamente gratuito, inizierà martedì prossimo nell’aula di musica della scuola media di Lazise dalle 16 alle 22. Si può prenotare un appuntamernto telefonando allo 045. 758. 06.23. In occasione dell’assemblea i numerosi soci presenti hanno inoltre potuto ascoltare una forbita e completa relazione su case, dimore e ville patrizie nel territorio di Lazise, Colà e Pacengo, tenuta dallo storico dell’arte Francesco Monicelli. Sergio Bazerla Il progetto «Verona e il lago di Garda – Vacanze tutto l’anno» raddoppia. Quindici fiere turistiche all’estero, educational per «banconisti» di sei agenzie di viaggio, viaggi e conferenze stampa per giornalisti di riviste specializzate, stand con prodotti enogastronomici in centri commerciali di sei città tedesche e infine pubblicità sui mass media del Nord Italia: il tutto con un investimento di poco meno di 390 mila euro, circa 750 milioni di lire, cioè più del doppio rispetto all’anno scorso. Si presenta così, arricchito di iniziative e ampliato a tutto l’anno il progetto (giunto alla quinta edizione) per la promozione turistica del territorio veronese e del lago di Garda presentato ieri nella sede della Provincia. Sarà proprio l’Amministrazione provinciale, subentrata da quest’anno alle Aziende di promozione turistica (Apt) di Verona e di Garda, l’ente principale addetto alla promozione, ma anche il punto di incontro di un’unione di forze che vede al primo posto, per la commercializzazione del «prodotto turismo», i nuovi Consorzi «Verona tutt’intorno» e «Lago di Garda è?», insieme alla Camera di commercio, alla Fiera, all’Aeroporto Catullo, ai Comuni e presto anche alla Fondazione Arena, alla Comunità della Lessinia, a quella del Baldo, alle autostrade Serenissima e del Brennero e alla funivia Malcesine-Monte Baldo. «È un piano promozionale e di commercializzazione che si può definire super partes, che punta cioè a coinvolgere tutte le realtà economiche e istituzionali presenti sul nostro territorio e che può disporre di finanziamenti cospicui, ben superiori alle passate stagioni», ha detto l’assessore provinciale al turismo, Davide Bendinelli, presentando il piano con Claudio Pasquetto e Antonio Pasotti, rispettivamente presidenti dei Consorzi «Verona tutt’intorno» e «Lago di Garda è?», e con Fernando Morando, presidente provinciale dell’Asco in rappresentanza di Fabio Bortolazzi, presidente della Camera di Commercio. «Nell’arco di vent’anni il turismo diventerà la prima industria del nostro Paese e avrà bisogno di molti lavoratori», ha aggiunto Morando, «e quindi fin d’ora occorre uno sforzo particolare per promuovere Verona e il lago di Garda in ogni loro aspetto, dal lago alla montagna, alle bellezze storico-artistiche, dai prodotti enogastronomici al folclore locale». Quarta città turistica italiana, seconda nel Veneto dopo Venezia e con un quinto del volume turistico regionale, ha ricordato Pasotti, Verona e la sua provincia contano 484 alberghi e 486 tra villaggi turistici e campeggi e l’anno scorso ha registrato nove milioni e 200 mila presenze, più del doppio rispetto al 1994, anno di nascita dei consorzi turistici. Politica dei prezzi, ha sottolineato Pasotti, ma anche «stimolare gli investimenti privati insieme a quelli pubblici, con la Regione attraverso i Consorzi», ha detto Pasquetto, «è la strada da seguire con sempre maggior convinzione per promuovere le ricchezze turistiche della nostra provincia e, compito che spetta soprattutto ai Consorzi, per commercializzarle».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video