giovedì, Maggio 2, 2024
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Spiaggia degli Olivi non balneabile? Secondo Giancarlo Angelini è ridicolo dare la colpa ai naviganti

Le barche non buttano batteri in lago

In attesa dei nuovi controlli dell’Azienda sanitaria (che consentirà il ripristino della balneazione solo dopo aver trovato percentuali di colibatteri accettabili per quattro consecutivi rilievi), a Riva e sul lago ci si interroga sui motivi che potrebbero essere la causa dell’inquinamento organico alla Spiaggia degli Olivi. Ospitiamo oggi le considerazioni e le ipotesi di Giancarlo Angelini.«Nel dare notizia che i prelievi effettuati dall’Azienda sanitaria nella zona della Spiaggia degli Olivi hanno dato esiti positivi, per la presenza di batteri nell’acqua, tra le cause scatenanti il fenomeno si è anche attribuito ciò “alla pessima abitudine dei proprietari di qualche natante di pulire, e magari scaricare pure le latrine a bordo, nel lago in prossimità della costa”. E più avanti si auspicava “un civile ravvedimento dei navigatori scorretti”.E’ bene chiarire subito che le barche non hanno latrine a bordo. Le più grandi hanno il gabinetto, ma con scarico diretto in acqua e, dunque, senza latrine. Ma a questo punto, proprio per non vedere il dito puntato ingiustamente verso chi colpe non ne ha, lasciatemi essere il più chiaro possibile. La navigazione da diporto, da noi, si effettua con uscite giornaliere ed appare perciò difficile che chi salpa verso le 9 – 10 del mattino, vada a fare i suoi bisogni in barca, perché a quell’ora è già “a posto”. Eventualmente, durante la giornata si deve fare pipì, ma questo lo si fa al largo e quando si torna al porto si usano i nuovi e ben più comodi servizi del Circolo e non quegli angusti (se ci sono) di bordo. Anche ai rari turisti che giungono fino al nostro porticciolo e vi pernottano, al momento dell’attracco vengono fornite le chiavi di un apposito servizio igienico espressamente realizzato per chi sosta nel porto, dotato di ogni comfort, con lavelli, docce e, naturalmente, il w.c. Non è credibile che essi la facciano a bordo per poi scaricare a lago.L’aumento dei batteri, semmai, è da attribuire alla folta popolazione volatile che usa albergare nell’acqua calma e tranquilla della piscina naturale alla Spiaggia. Anitre, oche e cigni rilasciano deiezioni di consistente entità in quei pochi centimetri di acqua ormai rimasti. Acqua che, proprio per l’abbassamento dei livelli, non ha la possibilità di fruire delle correnti del lago ed autodepurarsi. Un fenomeno già riscontrato nel passato e dovuto alla grande popolazione di pennuti, i quali trovano agevole sostare in quei posti anche perché, malgrado l’ordinanza lo vieti da qualche anno, vi sono ancora persone che si ostinano a portare borse di pane.I pennuti, trovando agevole la cosa, non emigrano certo per cercarsi da vivere: trasformano così i canali della Rocca e la zona della Spiaggia in un autentico pollaio.Anche il Comune ha la sua parte di colpa. Perché accanto all’ordinanza, ci devono essere cartelli plurilingue, che questa ordinanza rendano di pubblica conoscenza e facilitino, anche, l’intervento dei vigili urbani (che ben conoscono quelle poche persone che fanno le vivandiere) per frenare il fenomeno, alimentato da una cattiva coscienza animalista.Poi c’è un altro fenomeno da tenere sotto controllo. E’ quel tombone che esce nel golfo Lido sulla sinistra dello scivolo esterno della Fraglia. In caso di forti piovaschi vi esce di tutto ed a volte, pare, del liquame di fogna, scuro e puzzolente, poi portato dal vento e dalla corrente nel porticciolo ed alla Spiaggia degli Olivi.Che roba è? Sarebbe bene indagare!

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