martedì, Dicembre 5, 2023
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Le marionette dei fratelli Colla. In mostra le «anime di legno»

Dal Reg­no d’I­talia napoleon­i­co fino alla nasci­ta del­la Repub­bli­ca ital­iana, per due sec­oli le mar­i­onette del­la famiglia Col­la han­no «scrit­to la sto­ria», inter­pre­tan­do con saga­cia i vari muta­men­ti isti­tuzion­ali, oltre a «col­orir­li» con rap­p­re­sen­tazione di cos­tume, non trascu­ran­do i temi sociali, cul­tur­ali, fan­tas­ti­ci. Dal 9 giug­no al 2 set­tem­bre Palaz­zo Callas in piaz­za Car­duc­ci a Sirmione ospiterà cir­ca 350 mar­i­onette del teatro Gian­ni e Coset­ta Col­la, in una mostra ret­ro­spet­ti­va che ha il pre­gio di non esser­si chiusa nel pas­sato ma di saper guardare avan­ti. «I fili, il leg­no, l’an­i­ma» è il tito­lo del­l’inizia­ti­va, pro­mossa dal­l’asses­so­ra­to alla Cul­tura del Comune di Sirmione (respon­s­abile Michele Nocera) con il patrocinio di Provin­cia, Regione, Min­is­tero per i Beni e le Attiv­ità culturali.Sabato prossi­mo alle ore 18 il sin­da­co Mau­r­izio Fer­rari inagur­erà la mostra, pre­lu­dio al «Pre­mio let­ter­ario Cat­ul­lo» che sarà asseg­na­to il 2 luglio. Anco­ra una vol­ta il Comune di Sirmione, oltre alle sue bellezze ambi­etali, si con­fer­ma con­teni­tore cul­tur­ale di pri­maria grandez­za. «Lo scopo del­la mostra di mar­i­onette — osser­va Nocera — è di far sognare gran­di e pic­ci­ni. I pri­mi rin­verdi­ran­no la loro infanzia, i sec­on­di potran­no conoscere un mon­do fan­tas­ti­co in cui l’il­lu­sione si mescola­va alla realtà».Qual è sta­to il mer­i­to di Gian­ni e Coset­ta Col­la? Di essere usci­ti dai tradizion­ali stereotipi dan­do alle mar­i­onette «un’an­i­ma». Infat­ti han­no cre­ato un teatro com­ple­to in cui recitano, accan­to a loro, attori in carne ed ossa. In sostan­za han­no saputo inno­vare un’at­tiv­ità, impo­stan­do nuove tec­niche rap­p­re­sen­ta­tive e nuovi mate­ri­ali. Par­ti­co­lare atten­zione è ded­i­ca­ta agli sce­nari da sfon­do e degli ogget­ti uti­liz­za­ti durante le recite. I Col­la si sono avval­si di scul­tori, scenografi, attori, mimi, musicisti. Il risul­ta­to? «Si è intrec­cia­ta una col­lab­o­razione pro­fes­sion­ale — spie­ga Nocera — che nul­la ha da invidiare al teatro di prosa».Dotata di un pregev­ole cat­a­l­o­go, la mostra sarà arti­co­la­ta in 4 sezioni, ispi­rate ad altret­tante tipolo­gie di rap­p­re­sen­tazione sceni­ca: lir­i­ca, teatro, danze, fiabe. All’in­gres­so i vis­i­ta­tori potran­no ammi­rare un teatro, che richi­amerà un locale jazz di New Orleans, con mar­i­onette musi­cali. La vet­ri­na sarà aper­ta da mart­edì a domeni­ca; orari 10.30/12.30 — 17/20 (lunedì chiu­so). Ingres­so 3 euro, ridot­to 2 euro.

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