Il progetto relativo al depuratore del Garda a Lonato è in fase cruciale, con una Cabina ministeriale che sarà convocata a breve per discutere il futuro dell'opera. Il 4 dicembre, il tribunale si riunirà per unificare i giudizi su tutti i ricorsi presentati da Comuni e comitati, inclusi quelli di Montichiari. L'obiettivo del depuratore è quello di migliorare il collettamento delle acque nella sponda bresciana del lago, con la speranza di recuperare il tempo perso. Secondo Marco Zemello, direttore dell'Ufficio d'Ambito, l'iter potrebbe avviarsi nei primi mesi del 2026 con la Valutazione di impatto ambientale.
La nuova struttura verrà realizzata un chilometro più a nord rispetto al progetto iniziale e sarà situata in aperta campagna, collegandosi al fiume Chiese attraverso un sistema di scarico delle acque trattate. Durante l'estate, le acque depurate saranno destinate all'irrigazione agricola, mentre si sta valutando anche un uso parziale durante l'inverno. Il costo totale dell'opera oscilla tra i 240 e i 250 milioni di euro, con una parte significativa dedicata al collettamento. La costruzione avverrà per lotti e servirà inizialmente 100 mila abitanti, per arrivare a coprire fino a 200 mila residenti a regime.


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