Nel cinquantesimo anniversario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, Salò ha ospitato il convegno culturale intitolato «Da Salò a Salò – 50 anni senza Pasolini». L'evento, che si è svolto nel pomeriggio di sabato, ha visto la partecipazione di illustri studiosi e docenti nazionali ed è stato moderato da Albano Morandi, regista del progetto Meccaniche della Meraviglia. Durante l'incontro sono stati esplorati vari aspetti della vita e dell'opera di Pasolini, con interventi significativi da parte del giornalista Pino Casamassima e della relatrice Simona Zecchi, che hanno analizzato rispettivamente il contesto culturale dell'epoca e la complessa vicenda giudiziaria legata alla sua morte.
Le riflessioni emerse durante il convegno hanno messo in luce non solo l'importanza artistica di Pasolini, ma anche la sua figura controversa e critica nei confronti del potere e del consumismo. In particolare, Casamassima ha richiamato eventi storici come il conflitto del 1 marzo 1968 a Valle Giulia per evidenziare le posizioni politiche dell'autore. La Zecchi ha invece approfondito i misteri legati all'omicidio di Pasolini, suggerendo l'esistenza di complici non identificati. L’evento si è rivelato un’importante occasione per riaccendere il dibattito sulla rilevanza delle idee pasoliniane nel panorama contemporaneo.


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