sabato, Maggio 4, 2024
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L’appuntamento espositivo dal 12 al 14 gennaio, l’inaugurazione il 13. Invitato il ministro Pecoraro Scanio. Ventotto consorzi di tutela hanno aderito alla nuova sezione gastronomica

Lonato, è pronta la fiera del rilancio

LÈ tempo di Fiera a Lonato. La prima manifestazione dell’anno e del millennio è stata presentata l’altra sera al ristorante Bettola. A fare gli onori di casa e a illustrare programmi, progetti, idee, iniziative concrete c’erano col sindaco Morando Perini gli assessori Paolo Marcoli e Alessandra Fontana, Stefano Formenti (che si è occupato delle manifestazioni sportive), il direttore Stefano Barovelli, il vicesindaco Davide Baccinelli, il comitato Fiera al completo e quanti hanno collaborato ad organizzare la Fiera del rilancio. L’Amministrazione comunale infatti ha le idee chiare sulla Fiera, sul suo ruolo, sul futuro. «Non si può più pensare, realisticamente, di realizzare un campo Fiera a Lonato – ha detto il sindaco -. Riconosciamo il ruolo di Montichiari che si è dotata di infrastrutture dove si faranno le grandi fiere. A noi spetta il compito di rivitalizzare la nostra. Abbiamo ritenuto di farlo tornando al passato. Sul fronte organizzativo abbiamo puntato sul comitato Fiera. Ma ci sono anche novità sostanziali. Il rilancio costerà alle casse comunali 200 milioni, come in passato». La novità più significativa è stata illustrata dall’assessore al Commercio Paolo Marcoli. Riguarda il lancio di una sezione enogastronomica che troverà spazio in una tensostruttura allestita nella piazza principale del paese. Qui saranno esposti prodotti tipici locali, bresciani e nazionali. «Abbiamo ottenuto l’adesione di ben 28 consorzi di tutela, enti di promozione di prodotti nazionali tutti a denominazione d’origine controllata, protetta o garantita – ha spiegato Paolo Marcoli -. Si va dal prosciutto toscano doc ai vini Berlucchi, ai vini doc dell’Oltrepo Pavese. E ancora i vini di qualità toscani (Montepulciano), i prodotti tipici dell’Umbria, di Puglia, Calabria, le arance di Ribera, i vini siciliani, il salame d’oca di Mortara, il prosciutto di Parma, il bagos, il consorzio Garda classico, il Garda Bresciano, il Franciacorta, il Grana padano, l’Aipol, gli apicoltori bresciani, i formaggi di Tremosine, i prodotti biologici proposti dall’Associazione per l’agricoltura biologica e biodinamica “Buona terra”. E proprio quest’ultima sezione potrebbe dare lo spunto per trasformare l’iniziativa in una rassegna dell’agricoltura biologica nazionale». La Fiera di S. Antonio si svolgerà dal 12 al 14 gennaio; verrà inaugurata il 13. Fra gli inviti diramati alle autorità c’è anche quello mandato al ministro Pecoraro Scanio che ha dato il patrocinio del Ministero dell’agricoltura alla Fiera regionale. Nell’area delle scuole ci saranno l’esposizione di trattori e macchinari agricoli. Nelle 5 tensostrutture si svolgerà la mini-campionaria con una sezione riservata alle auto. Molte sono le manifestazioni di contorno: gli appuntamenti con lo sport, la cultura, il divertimento. Sabato 13 pomeriggio e domenica 14 il centro della città sarà chiuso al traffico e la Fiera invaderà corso Garibaldi. Sarà possibile visitare i più bei monumenti di Lonato; salire sulla torre campanaria alta 55 metri, visitare il Duomo, la “Da Como”. La Fiera si concluderà il 17 gennaio, ricorrenza di Sant’Antonio, con la benedizione degli animali e la festa in piazza. L’accesso alla Fiera è libero.

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