giovedì, Marzo 28, 2024
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Il ribaltamento di due mezzi pesanti, in autostrada e alla Bettola, ha causato pesanti ripercussioni sulla viabilità: chiusa la A4 Dopo nove mesi riaperto il cavalcavia della «Lenese» al Filatoio

Lonato, traffico in tilt all’alba

in tilt, ieri mattina, nell'area di Desenzano e Lonato. A congestionare il traffico e a mandare su tutte le furie gli automobilisti – creando non pochi disagi anche ai residenti – hanno contribuito un incidente in autostrada, che ha causato la chiusura di un tratto della A4 per quasi un'ora, e il rovesciamento di un camion in via Bettola, a Lonato. Non ci sono stati feriti, in nessuno dei due casi, ma in entrambi i casi si sono formate lunghe file di vetture. L'incidente in autostrada si è verificato alle 6.10 del mattino, sulla carreggiata per , nel tratto autostradale compreso tra Desenzano e Brescia Est. Nell'incidente sono rimasti coinvolti due mezzi pesanti, un autoarticolato e un autocarro. Nell'impatto uno dei due mezzi si è ribaltato perdendo sulle corsie il carico di bobine di rame. Mentre intervenivano i mezzi di soccorso e i vigili del fuoco, la polizia stradale di Verona sud ha chiuso l'autostrada, imponendo agli automobilisti che arrivavano da Verona in direzione di Brescia l'uscita a Desenzano e il successivo rientro in A4 a Brescia est. Il tratto autostradale è rimasto completamente chiuso dalle 6.15 fino alle 7.30. Successivamente la polizia ha riaperto la corsia di sorpasso, poi anche quella centrale: alle 9.05 l'autostrada è stata completamente riaperta e nel giro di un'ora le code che si erano formate si sono sciolte. I due autisti dei mezzi pesanti sono finiti all'ospedale di Brescia. I medici gli hanno diagnosticato ferite lievi guaribili in pochi giorni. Tra le 6.30 e le 9 la viabilità dell'intera zona è collassata. A peggiorare la situazione si è messo un altro ribaltamento di camion, in via Bettola di Lonato. Nell'uscita accidentale di strada, infatti, un mezzo pesante ha perso il carico e la polizia stradale è stata costretta a chiudere per oltre un'ora la strada provinciale. Dopo aver rimosso il materiale perso dall'autocarro, la strada è stata riaperta e il traffico nel giro di un'ora è ritornato alla normalità. Anche in questo caso il camionista ha ripostato solo leggere contusioni nell'incidente. Molto pesanti le ripercussioni sulla viabilità lonatese, complice l'ora e il mercato del giovedì. Risultato: traffico in tilt, code su corso Garibaldi e via Sorattino, inquinamento e disagi. Finite le cattive notizie, una nota positiva. Dopo un'attesa durata circa nove mesi, tre rinvii e molte polemiche tra il sindaco , la Provincia e la società Serenissima, è stato finalmente riaperto il cavalcavia sull'autostrada, poco fuori l'abitato del Filatoio. Traffico dunque nuovamente regolare tra Lonato e Montichiari per tutti i mezzi, costretti per tutta la primavera e l'estate a seguire altre direzioni e a congestionare la frazione di Campagna. Il rifacimento del ponte nasceva comunque da una specifica esigenza della Serenissima di mettere in sicurezza questo tratto dell'autostrada, privo delle corsie di emergenza. Il nuovo manufatto ha un'arcata superiore alla precedente (lavori analoghi sono stati fatti in contemporanea anche a Castelnuovo) ma non modifica gli accessi da e per Montichiari. Scontata la soddisfazione da parte delle imprese che gravitano lungo la provinciale 668, delle attività commerciali e artigianali del Filatoio e della Rassica. Tra i più danneggiati dalla chiusura del ponte, il distributore Tamoil, gestito dalla signora Nodari, insieme ai figli, avviato pochi mesi prima dell'apertura del cantiere. Per la zona del Lonatino, i lavori hanno rappresentato il secondo momento difficile sotto il profilo viario degli ultimi anni. Tutti ricordano infatti il recente rifacimento del sovrappasso della linea ferroviaria Milano-Venezia. Un cavalcavia troppo stretto per il traffico pesante, e i pedoni, ma cruciale per raggiungere il capoluogo. I residenti, alcune migliaia di persone, considerando il notevole sviluppo edilizio della zona Ghiacciaia, Lazzaretto e di via Cerutti, sperano ora in anni finalmente più tranquilli. Mario Pace, presidente dell'Ascom di Lonato, confida anche in una adeguata sistemazione di via Salera, quale collegamento con il futuro sottopasso ferroviario di Campagna.

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