sabato, Maggio 4, 2024
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E’ il paradiso dei fiori. Ottocento specie, visite didattiche e studi scientifici

L’orto botanico di Novezzina riaperto ai visitatori

Ha riaperto al pubblico l’orto botanico di Novezzina, anche se per le scolaresche era già visitabile dal mese di aprile. L’orto, diretto dal forestale Vittorio Mascagno, raccoglie e presenta numerose specie floreali caratteristiche od esclusive del Monte Baldo. Si tratta di un orto giardino posto in comune di Ferrara di Monte Baldo, raggiungibile da Caprino lungo la provinciale per Spiazzi e Ferrara e la strada Graziani per Novezza. Intitolato all’ispettore forestale Vittorio Pellegrini (1851 – 1927), principale artefice dei rimoboschimenti baldensi, funziona dal 1989. «Qui vengono raccolti e coltivati piante e fiori per scopi didattici, di conservazione e di ricerca scientifica», racconta l’animatrice Virginia Cristini «la struttura che si estende per circa 20.000 metri quadrati, si trova a 1.235 metri di quota nella vallata baldense tra Ferrara e Novezza, sull’area di un ex vivaio forestale». L’orto è gestito dalla Comunità montana del Baldo in collaborazione con i Servizi forestali regionali, con il Comune di Ferrara e con il Ctg che ne cura le visite didattiche. Raccoglie le specie floreali autoctone del Monte Baldo, con esclusione di specie importate da altri territori, ricreando microambienti simili il più possibile a quelli originari. «Quasi 800 specie sono già a dimora mentre altre vengono collocate di anno in anno dopo un necessario acclimatamento; ognuna di esse è descritta con una targhetta che riporta il nome della famiglia, del genere e della specie, nonchè il nome italiano della pianta. Tra le prime fioriture, particolari sono le primule “orecchia d’orso” e “meravigliosa”, le viole montane, le peonie arboree stanno fiorendo» spiega Elisa Fattorelli, altra animatrice del Ctg. L’orto, presenta poi un interessante percorso guidato con tabelloni e pannelli che illustrano le caratteristiche geografiche, geologiche e botaniche del Monte Baldo e sono allestite delle aree terrazzate che accolgono nuovi fiori e piante. «Si tratta di un percorso didattico che comprende una decina di leggii con basamento in legno, descrittivi delle fasce vegetali baldensi quali gli ambienti delle creste, dei prati e pascoli, delle rocce sommitali, delle zone nitrofile ed umide, della mugheta, faggeta e pineta» continua Fattorelli. L’orto è aperto tutti i giorni per visite autonome, anche se per ammirare le diverse fioriture è consigliabile compiere la visita con l’aiuto di un animatore che permetterà di scoprire le caratteristiche peculiari di ogni specie botanica ospitata, il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18 e la domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Le visite sono aperte a italiani e stranieri, integrate anche da proiezioni di diapositive e brevi escursioni nei dintorni, tra malghe e nella faggeta. Per informazioni sulla visita all’orto botanico ci si può rivolgere al rifugio Novezzina, telefono 045.6247065

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