È stata recentemente eseguita, a cura della Provincia, la semina nel lago di Garda di circa sette milioni di avannotti di coregone lavarello ottenuti dalla fecondazione artificiale a incubazione delle uova nello stabilimento ittiogenico di Peschiera. L’attività produttiva è stata svolta assieme alla Provincia di Brescia che ha provveduto ad immettere le larve da essa prodotte nella porzione di lago di propria competenza. La prima fase di questa attività produttiva consiste nella cattura dei riproduttori di coregone da parte dei pescatori professionisti all’uopo autorizzati dalla Provincia: segue la loro spremitura in loco seguita dalla fecondazione e dalla successiva incubazione delle uova nell’incubatoio di Peschiera in apposite bottiglie all’interno delle quali l’acqua circola continuamente. La schiusa degli avannotti avviene dopo circa un mese in relazione alla temperatura dell’acqua. Qualche giorno più avanti le larve vengono immesse nel lago possibilmente nelle zone dove è avvenuta la frega. La gestione ittica del lago di Garda prevede, oltre alle semine annuali con materiale ittico acquistato da allevamenti all’aperto, anche e soprattutto la semina di avannotti prodotti negli incubatoi locali a partire da riproduttori catturati in loco dai pescatori professionisti. Da anni viene praticata con successo questo tipo di attività, rivolgendo l’attenzione verso specie pregiate quali il lavarello, il luccio e in passato anche il carpione e occasionalmente il pesce persico.
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Grandi quantità di coregone lavarello sono state immesse nel lago a più riprese.In funzione a Peschiera, da ristrutturare quello di Bardolino
Milioni di avannotti dall’incubatoio
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