lunedì, Aprile 29, 2024
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Anche l'associazione Riccardo Pinter sottoscrive l'appello a favore dell'unica sala cinematografica dell'Alto Garda

«Morandi e Marino, fate qualcosa per salvare il Roma»

Anche l’associazione Riccardo Pinter spezza unba lancia a favore della necessità di garantire al pubblico dell’Alto Garda una sala cinematiografica. «L’offerta culturale del Basso Sarca – scrive il presidente Riccadonna -ultimamente sembra destinata ad un impoverimento marcato. Da un lato la questione del teatro non trova una soluzione, dall’altro anche le occasioni di arricchimento culturale sembrano destinate a segnare il passo. Ci riferiamo a quella che viene denominata come «settima musa», la cinematografia, dove ci si sta avviano all’azzeramento: dall’inizio del 2004, l’unica sala ancora esistente (ormai chiusi il cinema/teatro Perini e il San Marco a Riva, il cinema Nuovo ad Arco) nell’Alto Garda, il supercinema Roma, chiuderà i battenti, negando così di fatto un diritto a circa 30.00 residenti, i quali dovranno d’ora in avanti recarsi lontano, a Rovereto o Trento, per poter accedere a una visione cinematografica e vedere una pellicola. Naturalmente questo sarà molto più difficile per i giovani e gli adolescenti, i quali risentiranno della limitazione oggettiva dei mezzi e degli spazi, e non potranno seguire minimamente la forma di espressione artistica che meglio di altre è in grado di comunicare valori, suggestioni, modi di sentire aprendo nuovi scenari sul mondo dell’attualità e del dibattito culturale. Per questo agli assessori alla Cultura del Basso Sarca maggiormente interessati, e che sappiamo davvero preoccupati, Morandi e Marino, chiediamo venga data una risposta alla domanda di cui l’associazione si fa interprete: quali azioni intendono intraprendere affinché i concittadini possano godere di uno spazio di aggregazione culturale, cinematografico-teatrale, finalizzato alla formazione di una comunità consapevole e critica, capace di interagire con i sempre più complicati meccanismi di rappresentazione? La domanda sorge spontanea, proprio il giorno in cui scompare una figura mitica del cinema italiano, come Alberto Sordi. L’associazione intende con questa lettera sottoscrivere l’appello lanciato in questi giorni da diversi soggetti, tra cui gli studenti del liceo e il gruppo di professionisti (Bonisolli, Novello, Odorizzi et alii), inteso a scongiurare la chiusura dell’unica sala cinematografica del Basso Sarca».

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