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Oggi l’inaugurazione dei nuovi uffici e delle sale espositive Domani la Banda dei carabinieri e lunedì Mussolini

Municipio e museo nella cartiera

Oggi, a Toscolano Maderno, saranno inaugurati il municipio e il museo della carta, domani ci sarà il concerto della Banda dei carabinieri, lunedì 30 l’esibizione di Romano Mussolini. Un modo per chiudere settembre in maniera scoppiettante. Le celebrazioni inizieranno alle ore 14.30, col taglio del nastro nel nuovo Palazzo comunale, che ha traslocato di una cinquantina di metri (in linea d’aria), entrando nell’ex cartiera Vetturi (ristrutturata). Lo spazio è raddoppiato: da 800 metri quadri agli attuali 1.778, con l’aggiunta di parcheggi per 604 mq. L’edificio accoglie anche il Corpo forestale dello Stato (tre uomini, guidati dal comandante Marco Bollin), trasferitosi da Gargnano, e la stanza per l’Osservatorio di bioclimatologia, creato assieme a Desenzano, Sirmione e Pozzolengo, con l’obiettivo di studiare il comportamento umano al variare del clima. L’acquisto dalla società Vallelago è stato effettuato a tre milioni e 900mila vecchie lire al mq., per un totale di 9 miliardi. Gli uffici sono completamente cablati, e dispongono degli attacchi per Internet. In caso di necessità i più grandi potranno essere separati da pareti mobili. L’intera attività viene quindi concentrata qui. Fuori resta soltanto l’ufficio del turismo, a Palazzo Benamati, che accoglie pure il salone per le riunioni del consiglio comunale. Dopo il discorso del sindaco Paolo Elena e delle autorità, ci sarà la benedizione del parroco. Al termine, tutti nella valle per l’apertura ufficiale del Museo della carta, in località Maina. I protagonisti di questa operazione di recupero sono stati i lavoratori anziani della cartiera Marchi. La prima sala è stata chiamata «stanza della memoria». Accoglie ricerche, tesi di laurea (in architettura, storia, geologia, ecc.), videocassette, documentari, una cartina dell’impero austroungarico. Nel 1862 le fabbriche della valle occupavano duemila addetti. Molti giungevano da varie località della zona. La seconda è «la sala del ricordo», con un centinaio di fotografie scattate agli inizi del secolo. C’è anche un argano di legno, utilizzato dai frati Dominicani per cinquecento anni. In un altro locale ci sono le filigrane. Non manca la cartamoneta stampata nel periodo della Rsi, la Repubblica sociale di Benito Mussolini. Uno staccio del 1740 porta la sigla V.F., Veronesi Francesco, l’unico imprenditore che svolgeva l’attività in piazza a Maderno, nell’edificio ora diventato hotel Golfo. In un angolo, cinque rulli ballerini in bronzo. Da ultimo, la stanza della fabbricazione, con cinque riproduzioni: dalla cernita degli stracci alla essicazione. Viene effettuato un raffronto con la lavorazione attuale. Nel giardino esterno, gli attrezzi pesanti. Autentica chicca: una calandra alta due metri e larga 80 centimetri. Domani 29 settembre si svolgerà il raduno organizzato dalle sezioni di Gavardo, Gardone Riviera, Limone, Salò, Toscolano Maderno, Vobarno e Preseglie della Associazione nazionale dei carabinieri. Alle ore 16 il concentramento in via Ugo Foscolo (zona cimitero-biblioteca). Il corteo raggiungerà piazza S.Marco, dove parleranno le autorità. Quindi la consegna dei riconoscimenti ai volontari dell’ambulanza e degli attestati di benemerenza a chi si è distinto nelle operazioni di servizio. Alle ore 21 il concerto della Banda dell’arma dei carabinieri, nell’ex campo ippico, composta da 102 orchestrali, diplomati nei migliori conservatori italiani. Ha partecipato a numerose tournée: in Europa, Brasile, Giappone, Medio-Oriente, Canada e Stati Uniti (l’anno scorso è stata invitata ai festeggiamenti in occasione del Columbus Day). Ha avuto appena cinque direttori: Luigi Cavoli, Luigi Cirenei (allievo di Pietro Mascagni e compositore della ormai famosa Marcia d’Ordinanza dell’Arma), Domenico Fantini, Vincenzo Borgia e, dal 2000, Massimo Martinelli. Il repertorio è vastissimo: spazia dai tradizionali brani militari a quelli classici e operistici, sino a comprendere esecuzioni moderne. Lunedì 30 settembre, alle ore 21, nell’ex campo ippico, si esibirà Romano Mussolini, assieme a Guido Pistocchi (tromba), Osvaldo Mazzei (batteria), Giorgio Rosciglione (basso) e Massimo D’Avola (sax). Nato a Forlì nel ’27, Mussolini iniziò a suonare il pianoforte nel 1943 e, pur senza seguire studi regolari, è diventato uno dei più grandi musicisti nazionali. Cominciò nel ’48, in un quintetto diretto da Ugo Calise. Poi ha lavorato con Carlo Loffredo e Nunzio Rotondo, entrando in complessi moderni (Basso, Masetti, Valdambrini, Cuppidi) e tradizionali (Patruno, Loffredo). La sua carriera concertistica in giro per il mondo (Stati Uniti, Canada, Messico, Venezuela, Australia, Kenia, Corea) lo ha reso famoso al punto di collaborare con artisti del calibro di Chet Baker, Helen Merril, Lars Gullin, Caterina Valente, Lionel Hampton, Dizzy Gillespie, Tony Scott. Nel 1963 ha vinto il Prix della critica italiana col disco «Jazz allo Studio 7». «Invecchiando, suono meglio, perchè ho più esperienza», dice Romano che, con Toscolano Maderno, ha un conto in sospeso. Questa estate, infatti, è stato fermato due volte dalla pioggia. Adesso ci riprova per la terza, senza nessun rischio, dato che l’amministrazione comunale ha installato un tendone.

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