venerdì, Novembre 15, 2024
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Il paracadutista scomparso in settembre aveva raccolto cimeli della Grande Guerra. Il padre Giuseppe completerà l’allestimento nella Batteria alta

Nasce il museo «Walter Rama»

Rivoli. Sarà intitolato alla memoria di Walter Rama, il giovane scomparso nel settembre dello scorso anno per un incidente col paracadute, il Museo della Grande Guerra allestito al Forte Wohlgemuth di Rivoli. Walter, insieme al padre Giuseppe e al fratello Massimo, ha dato forma e sostanza alla passione per la storia e la montagna, portando in cinque sale della Batteria alta del Forte i numerosi cimeli della prima guerra mondiale, raccolti pezzo dopo pezzo sui monti. Un museo sognato a lungo dal giovane e infine realizzatosi a Rivoli nel maggio del 2002. La delibera per l’avvio delle procedure di intitolazione è stata votata all’unanimità dall’amministrazione nell’ultimo consiglio comunale, durante il quale i presenti hanno voluto ricordare il ragazzo con un lungo applauso. «Questa decisione è nata da una serie di segnalazioni che ci sono pervenute da parte dei rappresentati dell’associazione Amici del Forte, da volontari di alcuni gruppi del paese e da molte altre persone che hanno conosciuto Walter e collaborato con lui per la realizzazione del museo», ha dichiarato il sindaco Mirco Campagnari. «L’intitolazione alla sua memoria ha un significato profondo per tutti noi e vuole essere un gesto concreto, per ricordare quanto ha voluto e saputo fare a beneficio della nostra comunità. La sua figura, unita alla passione per la montagna e per le testimonianze belliche che amava raccogliere, vivrà per sempre nel museo». In queste settimane le sale dell’esposizione potrebbero arricchirsi di altri cimeli recuperati dal padre Giuseppe, il quale continua instancabile l’opera iniziata con il figlio, che arricchisce ancor più il valore storico e architettonico del forte militare (uno dei meglio conservati della Val d’Adige). Il sindaco Campagnari da parte sua si sta attivando chiedendo alla Regione un contributo finanziario a favore del compendio, che rientra a pieno titolo nei grandi complessi storici. «A piccoli passi stiamo cercando di valorizzare appieno il Forte e di dare spazio alla vocazione che più gli si addice, quella culturale», ha affermato il primo cittadino. «Per reperire i fondi incontrerò alcuni esponenti di vari enti, ma ritengo che la via più fattibile sia quella di sensibilizzare la Regione. A breve, inoltre, stileremo un documento da inviare al ministro Urbani, affinché il nostro forte venga inserito nell’anagrafe dei Beni culturali». Nel frattempo l’amministrazione di Rivoli si è già mossa a favore del forte. Dopo l’organizzazione di svariate iniziative volte alla sua promozione e l’approvazione della convenzione con gli Amici del Forte per la gestione, sono in partenza i lavori per il realizzo delle vie di fuga previste per legge. «Si tratta di un intervento necessario per la messa in sicurezza del complesso», ha concluso Campagnari, «dopo la quale potremo pensare con più tranquillità all’organizzazione di eventi di rilievo».

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