L’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda, credendo fortemente nel ruolo preminente dell’endoscopia digestiva, con lo scopo di fornire all’utenza le migliori prestazioni, in un ambiente idoneo, ha portato a termine il progetto di ristrutturazione dei locali adibiti a tale attività. La nuova struttura, se da un lato risponde alle attuali esigenze sia in termini di impiantistica e di climatizzazione, dall’altro costituisce un notevole passo in avanti per quanto concerne le esigenze dei pazienti. Sono concetti, questi, espressi dal direttore generale dell’AO di Desenzano, dottor Angelo Foschini, durante l’inaugurazione della nuova sede del servizio, al quinto piano dell’ospedale di Montecroce. Foschini ha sottolineato anche come l’Azienda stessa sia costantemente tesa al miglioramento qualitativo delle sue prestazioni – specialistiche e complessive – ed all’apertura sempre maggiore dei suoi ospedali verso la cittadinanza.Gli ha fatto eco il sindaco di Desenzano, Cino Anelli, che ha dato atto all’Azienda ospedaliera degli sforzi e dell’impegno per essere sempre più all’altezza delle esigenze della collettività, augurandosi ed augurando che il trend qualitativo continui nella sua crescita, così com’è accaduto finora. “Come pubblici amministratori, da parte nostra, siamo e saremo sempre vicini al nostro ospedale”.Da parte sua, il direttore del Dipartimento e primario della Divisione di medicina interna, prof. Walter Piubello – che ha fortemente voluto la nuova realizzazione – ha spiegato ai giornalisti come “a distanza di trent’anni dal suo avvento” l’endoscopia digestiva abbia “ormai acquisito un posto preminente nell’ambito della diagnostica e della terapia delle malattie dell’apparato digerente”. “Essa ha contribuito, senza dubbio, a migliorare le conoscenze di patologie molto frequenti quali ad esempio l’ulcera peptica. A tutti è nota anche la possibilità offerta dall’endoscopia di diagnosticare e rimuovere lesioni ritenute precancerose, quali ad esempio i polipi del colon e, nei pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali, di individuare precocemente una trasformazione in senso tumorale”.Del tutto recentemente – ha continuato il primario – è stato proposto l’utilizzo di una capsula contenente una microcamera in grado, una volta ingerita, di “fotografare” tutti i tratti dell’apparato digerente, sfruttando i normali movimenti intestinali per la sua progressione.“Accanto, tuttavia, agli iniziali entusiasmi forniti dalla metodica, si devono ricordare quali sono i limiti che ne riducono di fatto il pieno utilizzo: primo il costo piuttosto rilevante in quanto la capsula è monouso e va eliminata al termine dell’indagine e, secondo, il suo impiego, di fatto, è rivolto a situazioni particolari quali ad esempio i sanguinamenti occulti di tratti dell’apparato digerente non altrimenti esplorabili, come ad esempio il piccolo intestino. Per rendere più tollerabile l’indagine endoscopica sono proposti, attualmente sul mercato, videoendoscopi di calibro ridotto (max 6 mm) che possono essere introdotti per via nasale rendendo la manovra più semplice e meglio accetta”.La nuova sede dell’endoscopia digestiva, oltre a disporre di locali segreteria-archiviazione, si compone di due sale endoscopiche (per alte vie e basse vie digestive), di un sala di sterilizzazione strumenti e di due confortevoli locali, uno adibito a sala d’attesa ed uno a sala “risveglio”.I locali sono tutti collegati da interfono ed è previsto anche un collegamento video.L’accesso per le prenotazioni dei pazienti ambulatoriali avviene, come di consueto, tramite prenotazione al CUP (tel. 030-9911253).
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L’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda, credendo fortemente nel ruolo preminente dell’endoscopia digestiva, con lo scopo di fornire all’utenza le migliori prestazioni, in un ambiente idoneo, ha portato a termine
Nuova sede per l’endoscopia digestiva all’ospedale di Desenzano
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