Cinque film in un mese, a partire dal 24 febbraio e per ogni lunedi sera fino al 24 marzo, in un ciclo di cineforum dal titolo «In nome dell’uomo». La rassegna, proposta dalla biblioteca comunale del paese, «nasce con l’intento di offrire un’occasione di crescita culturale e di recupero di un patrimonio che altrimenti rischia l’estinzione, specie per le generazioni moderne». E’ questo il commento del vicesindaco di Torri e assessore alla cultura Daniela Peroni nel presentare il ciclo di proiezioni, tutte dedicate a pellicole degli anni Cinquanta. Una scelta non facile e sicuramente lontana diametralmente dalla esigenza di fare botteghino, di offrire proiezioni recenti o kolossal con spettacolari effetti speciali. «I film proposti», sottolinea l’assessore «sono stati scelti tra i classici della cinematografia mondiale, di indiscussa bellezza e storicamente importanti. Affermano valori umanistici ed il messaggio che è intenzione far cogliere è quello di abituare lo spettatore ad una osservazione critica delle immagini proiettate». Non insomma una visione «passiva», quasi subìta, delle proiezioni ma anzi, con spazio dedicato all’ analisi dei significati e per eventuali dibattiti. Infatti, a illustrare le cinque proiezioni e a stimolare nel pubblico la successiva discussione, sarà sempre presente il professor Andrea Grubissich, responsabile del progetto ed appassionato di arte cinematografica. Il docente ha già tenuto corsi di lettura del linguaggio cinematografico e di storia del cinema per insegnanti ed allievi dell’istituto Carnacina di Bussolengo negli anni scolatici 2000/ 2001 e 2001/ 2002. Ma ecco, in dettaglio, le proiezioni previste a partire da lunedi prossimo. Si inizierà con «Rashomon», film del 1950 per la regia del grande Akira Kurosawa e con la partecipazione di Toshiro Mifune, già Leone d’oro al Festival di Venezia del 1951, per proseguire poi il 3 marzo con «Umberto D», del 1952, pellicola diretta da Vittorio De Sica. Questa pellicola aveva ottenuto il Premio dei Critici come miglior film straniero a New York. Il 10 marzo sarà la volta di «Un condannato a morte è fuggito», film del 1956 di Robert Bresson, miglior regia al Festival di Cannes del 1957. Lunedì 17 marzo sarà di scena «Il posto delle fragole» di Ingmar Bergman, anno 1957, pluripremiato ai Festival di Berlino, Venezia e premio Oscar del 1959. Infine, «La parola ai giurati» di Sidney Lumet, pure del 1957, Orso d’oro al festival di Berlino nello stesso anno e Nastro d’argento per il miglior film straniero, chiuderà le proiezioni il 24 marzo. Tutte le serate sono ad ingresso libero, nella sala civica di via Dall’Oca Bianca, a partire dalle ore 20.30.
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La rassegna «In nome dell’uomo»
Film ogni lunedì in sala civica per un mese
Parte il cineforum dedicato agli anni ’50
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